DUE “PIE” MEDAGLIE (POCO NOTE) DEL GRANDE ANTONIO FABRIS

Quanto ad Anna Maria Marovich, era nata a Venezia il 7 febbraio 1815 da una famiglia benestante di origine dalmata. Ancora molto giovane mostrò notevoli doti come poetessa e pittrice. Fin dal 1838 palesò una spiccata propensione per la vita religiosa e contemplativa, ma solo nel 1862 la Marovich, seguendo il consiglio del Canal, decise di consacrarsi a Dio e di dedicare la sua esistenza al servizio delle giovani abbandonate e bisognose. A tal fine Canal destinò l’antico complesso di Santa Maria dei Servi, un tempo monastero dei padri serviti, ove aveva a lungo vissuto fra Paolo Sarpi. Daniele Canal aveva acquistato questa vasta area ormai in totale rovina, sin dal 1859. Il suo intervento salvò gli ultimi imponenti resti di quella che era stata una delle più grandi chiese di Venezia (paragonabile a quelle dei SS. Giovanni e Paolo o dei Frari) e in particolare sottrasse al degrado la splendida Cappella dei Lucchesi che era stata adibita a magazzino

Dunque qui, nel 1864, Daniele Canal e Anna Maria Marovich fondarono l’ordine religioso delle Riparatrici del Cuore Santissimo di Gesù, cambiato poco dopo in Pie signore della Riparazione al Sacratissimo Cuore di Gesù e di Maria Immacolata. La Marovich e le consorelle, ormai note come Suore della Riparazione, diedero dunque vita a una vasta Casa di riabilitazione (capace di 250 posti) in cui accoglievano “fanciulle di qualsiasi provenienza, derelitte, traviate, pericolanti” ma soprattutto giovani donne che, dopo aver scontato un periodo di pena in carcere, non riuscivano a reinserirsi nella società. Le giovani venivano educate a leggere, scrivere, far di conto e a svolgere lavori femminili all’interno della struttura.

sost (5)Questa sopravvisse fin verso il 1980, quando venne annessa all’Istituto Buon Pastore, illustrato nella prima parte di questo articolo. Gli spazi, di proprietà della Curia, vennero riservati dapprima alla Comunità di Betania, che attivò una mensa per i senza fissa dimora e infine alla Casa studentesca Santa Fosca, che è tuttora molto attiva.

Quanto ai fondatori del Patronato delle donne dimesse dal carcere, l’abate Canal morì nel 1884; l’anno seguente la Marovich venne colta da una malattia incurabile che la costrinse a rinunciare ad ogni attività e a sopportare indicibili sofferenze. Morì il 3 ottobre 1887 in odor di santità. Le spoglie del Canal e della Marovich riposano nel complesso dei Servi, a fianco della grande Cappella dei Lucchesi.