Giovino, un usurpatore che ha lasciato monete pregevoli
Un viaggio storico-numismatico che racconta le vicende vissute da Giovino, sovrano usurpatore del soglio imperiale dopo Costantino III. Di Roberto Diegi
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETOUn viaggio storico-numismatico che racconta le vicende vissute da Giovino, sovrano usurpatore del soglio imperiale dopo Costantino III. Di Roberto Diegi
LEGGI L'ARTICOLO COMPLETOPer tre secoli la moneta d’oro di Firenze fu il “dollaro” del Medioevo, una valuta stabile e longeva, nella quale un intero continente ripose fiducia e che seppe sopravvivere e prosperare anche quando l’economia e il governo della città si trovarono in difficoltà
Flavio Claudio Constantino, meglio noto come Costantino III è stato usurpatore dell’Impero romano d’Occidente tra il 407 e il 411. Oltre a farsi decisamente valere sia da nemico che da alleato dell’imperatore Onorio, coniò anche monete interessanti.
La dea delle Hilaria sulla moneta aurea per Marco Aurelio coniata da Antonino Pio sembra un richiamo al matrimonio del futuro imperatore con Faustina.
La tradizionale vendita autunnale di monete, banconote, medaglie, ordini e decorazioni di Aste Bolaffi è in programma il 28 e il 29 novembre a Torino.
Non era solo questione di estetica. I ritratti effigiati sulle monete del Ducato di Milano dopo il 1450 mostravano un nuovo modo di fare propaganda politica.
Sono monetine molto piccole, coniate sporadicamente fino al tempo di Antonino Pio (161 d.C.). Troppo spesso trascurate dai numismatici, rivelano informazioni interessanti sulla vita quotidiana nell’Antica Roma.
Battuto per la prima volta nel 1284, lo zecchino divenne la moneta d’oro più prestigiosa nelle piazze commerciali del Mediterraneo.
Durante l’assedio delle truppe austriache, nel 1813 la zecca di Zara battè quattro curiose monete in argento con l’aquila napoleonica coronata.
Una moneta di fascino e peso per la regina, sorella e moglie di Tolomeo II, prima donna citata in documenti ufficiali d’epoca come protagonista nelle relazioni internazionali.