SPECIALE GIORNATA DELLA MEMORIA: TEREZIN E LA NUMISMATICA DELLA SHOAH

A integrazione delle disposizioni dell’ordinanza del 24 gennaio 1939,1 nella quale La si incaricava di avviare la questione ebraica, mediante emigrazione o evacuazione, alla soluzione più favorevole in relazione alle circostanze, con la presente Le assegno l’incarico di predisporre tutte le necessarie misure per preparare dal punto di vista organizzativo, pratico e materiale una soluzione globale della questione ebraica nell’area dell’Europa sotto influenza tedesca.  Tutte le altre istanze centrali devono cooperare allo scopo. Inoltre, La incarico di rimettermi al più presto un piano complessivo dei provvedimenti da adottare riguardo all’organizzazione, l’attuazione e i mezzi materiali necessari per realizzare la desiderata soluzione finale della questione ebraica”.

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Pochi mesi dopo, il 27 maggio 1942, un commando di patrioti cecoslovacchi paracadutati dagli inglesi tende un agguato ad Heydrich lanciando una bomba a mano nella sua auto scoperta. Il Gruppenführer delle SS Heyndrich muore il 4 giugno in seguito alle ferite riportate e i suoi funerali vengono celebrati in forma solenne a Berlino, alla presenza di Adolf Hitler. Per ordine di Himmler, all’attentato fa seguito una ondata di azioni di rappresaglia contro la popolazione cecoslovacca che colpiscono, in particolare, il villaggio di Lidice i cui 172 abitanti maschi vengono uccisi sul posto mentre 195 donne vengono deportate in campi di concentramento e di sterminio. I bambini, infine, sono affidati a famiglie tedesche per essere “germanizzati”.

Purtroppo, né i tragici effetti delle azioni di Heydrich né, tanto meno, quelli della “Soluzione finale” si esauriscono con la sua morte. Ciò che oggi conosciamo come Olocausto – Shoah, in lingua ebraica – continua, infatti, con crudele efficienza fino a portare, alla fine del conflitto, all’impressionante totale di circa 6 milioni di morti e ad un numero incalcolabile di ammalati gravi, invalidi fisici e psichici che avrebbero continuato a pagare, per tutta la vita, il prezzo della follia razziale nazista.