DOSSIER SPECIALE: C’ERA UNA VOLTA IL TESORETTO DI LAVELLO

N. (?) tarì di Enrico VI e Costanza (?), (fig. 20). Riferimento MEC 14 n. 1-3 classe C e AD’A n. 28-30 pp. 18-19. La zecca potrebbe essere sia Messina che Palermo. Tipologia 11 che Lacava così descrive “Nel ritto croce latina con la solita legenda di Cristo ed all’intorno legenda araba. Nel rovescio legenda araba e nel centro in alcune la lettera C e nelle altre H. Peso vario, la maggiore grammi 2 e 2 centigrammi. Diametro 13 mm”.

020Fig. 20 (da Art Roma Coins asta n. 9 del 29 aprile 2014, lotto 1144)


Al D/ nel giro interno, in cufico, Enrico Cesare Augusto mentre la legenda del giro esterno, spesso indecifrabile, formula per zecca e data; nel campo C (oppure .C.) entro contorno liscio. Al R/ nel legenda esterna con formula per zecca e data e nel campo una croce patriarcale il cui braccio orizzontale è affiancato da due segmenti e sempre nel campo le lettere IC CX / NI KA. Le tipologie con H (Henrici o Henricus) e C (Costanza?) sono abbastanza rare.

N. 3 tarì del periodo di Federico II 1231-1250, (fig. 21). Riferimento MEC 14 n. 1 classe D p. 159 e AD’A n. 133 p. 59. La zecca è probabilmente quella di Messina. Tipologia 12 di cui Lacava da la seguente descrizione “Nel ritto croce latina e legenda di Cristo. Nel rovescio due punti in un cerchio con legenda araba. Peso 3,05. Diametro 13 mm”.

021Fig. 21 (da Auctions H. D. Rauch asta n. 87 del 12 agosto 2010, lotto 2622)


Al D/ sia nel giro esterno che interno legenda geometrica imitante il cufico, nel campo due globetti : entro contorno liscio. Al R/ nel giro esterno legenda geometrica imitante il cufico e nel campo una croce patriarcale affiancata da due segmenti – all’altezza del braccio orizzontale e IC XC / NI KA. La tipologia 13 descritta da Lacava comprende un unico esemplare di tarì federiciano. Eccone la descrizione “Nel ritto la solita croce con legenda di Cristo ed all’intorno lettere arabe; al rovescio FE nel centro ed in un cerchio con doppia legenda araba. Peso grammi 2,05, diametro 13 mm”. Questo tipo però viene descritto anche come tipo n. 6. Anche la tipologia 14 descritta da Lacava, anch’essa come esemplare unico dal peso di 1,02 g., potrebbe rientrare nella precedente tipologia n. 7. Questa la descrizione dello studioso “Nel ritto croce con legenda araba; nel rovescio lettere arabe ed all’intorno lettere del pari arabe”.