DOSSIER SPECIALE: CAFFA TRA MONETE GENOVESI E DUCATI DI IMITAZIONE VENEZIANA

Causa il non perfetto stato di conservazione della moneta, le probabili ragioni di tale errata attribuzione data dal compilatore del catalogo, potrebbero essere tre. In quegli anni, mentre si conoscevano perfettamente i ducati di Pera e di Chio con le loro rispettive caratteristiche della P e della S, non si aveva la minima idea dell’esistenza di ducati di Caffa, ed era quindi difficile, se non impensabile, attribuire un ducato a questa zecca. Partendo da questo presupposto e tenendo conto del carente stato di conservazione della moneta, la legenda del rovescio fu interpretata come una dichiarazione di fedeltà religiosa leggendola IANVA ME S // ERVIT CARA. Infine, il simbolo ai piedi del Cristo che poteva sembrare una P (quindi Pera).

sost (5)

Alla luce di tutto ciò, era perciò plausibile attribuire la “paternità” della moneta alla zecca di Pera. Ora, con i nuovi esemplari, dalla legenda perfettamente leggibile, è facile poter leggere e catalogare correttamente quest’ultimo ducato che non ha tutte le caratteristiche dei primi tre.