Casa Savoia all’asta a Monaco (2/6)

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(informazione pubblicitaria) Il 17 novembre la casa d’aste Editions Victor Gadoury  di Monaco offre in vendita all’asta un’ampia collezione di monete e medaglie di Casa Savoia. Gli esemplari provengono dalle proprietà di un esponente della famiglia reale e passarli in rassegna è un’occasione per ripercorrere brevemente, in più puntate, la storia della dinastia regnante italiana.

All’epoca in cui il diritto di primogenitura non era ancora normalizzato, il frazionamento dei territori tra i figli significava un indebolimento del dominio. A Ludovico successe Amedeo IX che, tramite il matrimonio con Iolanda di Valois, sorella del re di Francia Luigi XI , pose il ducato in posizione di sudditanza rispetto a Parigi. Ancor di più dopo che Amedeo, già sofferente di epilessia, decise di ritirarsi a vita privata e consegnare alla moglie la reggenza a nome del figlio Filiberto I. Alla sua morte, il governo del ducato toccò al fratello minore Carlo I, che aveva solo 13 anni.

 

moneta ducato Carlo I savoia

Inedito e probabilmente unico, il ducato d’oro secondo tipo di Carlo I, battuto nella zecca di Torino fra il 1482 e il 1490, è il primo ritratto ducale su una moneta sabauda: base 50.000 euro.

Il suo mandato fu breve – morì a soli 22 anni – ma, sebbene non abbia giocato un ruolo di primo piano nella storia europea, è ricordato numismaticamente perché le sue monete sono le prime che raffigurano il ritratto di un esponente di casa Savoia: è quello di un giovane uomo dai capelli lunghi ben curati che calza un cappello. Il rovescio mostra invece lo scudo crociato, stemma di casa Savoia. Con la morte del figlio e successore, la linea risalente ad Amedeo si estinse. Il ducato passò allora al  figlio di Ludovico I, Filippo II, all’epoca 58enne.

moneta Filippo II testone savoia

Testone, primo tipo, di Filippo II, coniato fra il 1496 e il 1497: base 20.000 euro.

La mancata assegnazione di terre fino a tarda età gli valse il soprannome di Filippo senza terra. Filippo II si mosse con poca accortezza nei sistemi di alleanze e finì per contrariare sia il padre sia il cognato, il re di Francia Luigi XI, che lo fece arrestare e incarcerare per due anni nel castello di Loches. Nel 1467 a nome del fratello, il duca Amedeo IX, firmò la pace con Milano. Intanto tramava contro la cognata Iolanda di Valois, a cui per anni contese la reggenza del ducato. Lo ottenne nel 1496, alla morte dell’ultimo erede della linea dinastica del duca Amedeo IX, Carlo Giovanni, ma solo per breve tempo perché morì anche lui  solo dopo un anno e mezzo di regno. Era il capostipite del secondo ramo ducale dei Savoia, detto ramo della Bressa.

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