SARA’ IN ROSA LA PROSSIMA BANCONOTA DA 20 DOLLARI?

Ma chi sono le candidate in lizza in queste primarie? A dominare la scena le donne nere che lottarono per la libertà ma anche le suffragette che con il loro attivismo riuscirono ad ottenere, dopo molte battaglie e con la ratifica del 19° Emendamento alla Costituzione, il voto per le donne. In lizza anche la prima asiatica-americana eletta nel Congresso, una first lady e la pioniera dell’ecologismo. Tra le favoritissime c’è però Rose Parks, colei che nel 1955 a Montgomery in Alabama su un bus si rifiutò di cedere il proprio posto ad un bianco. Eccole, una per una con le loro storie. Alice Paul (1885-1977), leader del Partito nazionale delle donne per mezzo secolo. E’ soprattutto a lei se le donne oggi negli Stati Uniti possono votare. Leader incontrastata del movimento delle cosiddette “suffragette”, una delle donne americane più famose. Betty Friedan (1921-2006). Attivista e teorica del movimento femminista tra gli anni ’60 e i ’70. “La mistica della femminilità” resta la sua opera principale in cui descrisse il malessere delle donne americane appunto nella mistica della femminilità: marito, figli, casa. Shirley Chisholm (1924-2005). Un’altra colonna del femminismo mondiale, la prima afro-americana nel 1968, ad essere eletta nel Congresso. La Chisholm tentò anche la strada della Casa Bianca senza riuscire ad ottenere la candidatura. Sojourner Truth (1797-1883). E’ la madre di tutte le candidate. Nata in schiavitù, ottenne la libertà fuggend insieme alla piccola figlia. Fu la prima donna nera a portare in giudizio, vincendo, un bianco per averle comprato da schiavo uno dei figli. Rachel Carson (1907-1964). Biologa e zoologa, è la paladina dell’ecologia americana. Il suo best seller “Primavera silenziosa” nel 1962 fu la prima forte denuncia contro l’inquinamento da pesticidi. La commemorazione dell’Earth day è una sua eredità.

002Rosa Parks, candidata favorita tra quelle in ballottaggio per il nuovo “verdone” previsto nel 2020 (source: web)


Rosa Parks (1913-2005). E’ lei probabilmente la favoritissima. Rosa Louise Parks fu attivista statunitense, ma soprattutto figura-simbolo del movimento per i diritti civili. Il suo nome è amosa per essere stata colei che, nel 1955, si rifiutò di cedere il posto su un autobus ad un bianco, dando così origine al boicottaggio degli autobus a Montgomery. Barbara Jordan (1936-1996). Leader del diritto dei diritti civili, la Jordan è stata la prima afro-americana ad essere eletta nel Senato texano. Fu la prima donna afro-americana a tenere il discorso di apertura al Congresso democratico. “La mia presenza qui è l’ulteriore prova che il sogno americano non deve sempre essere differito”, disse in quella occasione. Margaret Sanger (1879-1966). La fautrice del controllo delle nascite. “Le donne sono padrone del proprio corpo” era il su motti. Fondamentale il suo contributo nella creazione della pillola anticoncezionale. Patsy Mink (1927-2002). Nata nelle Hawaii, lì eletta nella Camera dei Rappresentanti da prima donna di colore, è stata la prima asiatica-americana al Congresso. Intenso il suo lavoro nella rivisitazione del titolo IX per abolire la discriminazione di genere. Clara Barton (1821-1912). E’ la “crocerossina” tra le candidate, soprannominata “l’angelo del campo di battaglia”. Durante la Guerra civile portò la propria opera in assistenza ai feriti incarnando appieno lo spirito che avrebbe portato poi alla nascita della Croce rossa americana. Harriet Tubman (1822-1913). Ottenuta la libertà ebbe il coraggio, pare almeno 19 volte, di tornare indietro negli Stati della schiavitù per aiutare la sua gente. Alla storia è passata come “la Mosè della gente nera”. Frances Perkins (1880-1965). Prima donna membro del Gabinetto statunitense, nonché segretario del Lavoro più longevo, vero braccio destro di Franklin Delano Roosvelt nella politica del “New deal”.

003L’attuale versione del biglietto statunitense da 20 dollari (source: archive)


Eleanor Roosevelt (1884-1962). Unica first lady tra le candidate, calata in un ruolo interpretato modernamente e con grande attivismo sul fronte delle donne e dei diritti civili. Un modello che ha portato il “rosa” nella Casa Bianca. Elizabeth Cady Stanton (1815-1902). Un’altra attivista per i diritti delle donne, per i quali lottò per tutta la vita. “La migliore protezione che una donna può avere è il suo coraggio”, soleva ripetere. Famosa la sua “Dichiarazione sui sentimenti” presentata nel 1848 alla Seneca Falls Convention. Susan B. Anthony (1820-1906). E’ una delle pochissime donne, probabilmente l’unica che ha avuto già il privilegio di essere immortalata su una moneta da un dollaro, emessa nel 1979 e 1980. Una pioniera nel movimento dei diritti delle donne ed una delle più fervide attiviste dell’800.