SARA’ IN ROSA LA PROSSIMA BANCONOTA DA 20 DOLLARI?

documents-button(di Marco Caroni) | La grande rivincita in rosa è pronta a sbarcare sui “verdoni”? Forse, possibile. Il tempo per Andrew Jackson è invece quasi terminato. L’obiettivo delle autorità monetarie statunitensi, infatti, è quello di allestire una nuova banconota da 20 dollari entro il 2020, anno in cui ricorre il centenario del diritto di voto per le donne. La notizia, che circola da qualche settimana, ha del clamoroso anche per un altro aspetto: fino ad oggi gli unici ad aver avuto l’onore di comparire sulle banconote a stelle e strisce sono stati i presidenti (tutti maschietti!). Quella in atto è una vera rivoluzione che, tanto per cambiare, parte e si snoda nella Rete. E’ infatti attivo un sito, www.womenon20s.org sul quale è in corso un sondaggio per eleggere chi tra le donne che hanno segnato la storia degli Stati Uniti e della lotta per i diritti femminili sia così meritoria da finire sui verdoni. Al momento il sondaggio è solo in fase “primaria” e le candidate sono quindici: prossimamente si passerà al ballottaggio tra le tre finaliste alle quali si aggiungerà la prima donna capo della “Cherokee Nation”, Wilma Mankiller (1945-2010), ammessa alla finalissima di diritto. Il voto è aperto a tutti, da tutto il mondo. Oltre 80 mila, a quanto pare, i voti finora arrivati.

001Pagina del sito che presenta le candidate per i nuovi 20 dollari (source: web)


Un processo lungo – quello dell’individuazione delle candidate primarie – che ha portato i promotori dell’iniziativa alla valutazione di ben centoprofili di donne statunitensi meritorie di finire sulla carta filigranata. Per passare dai desideri ai fatti, però, servirà l’approvazione del presidente Barack Obama con ordine del segretario del Tesoro. Insomma, la strada è ancora lunga. Andrew Jackson, comunque sia, il restyling della cui banconota alla fine degli anni ’90 fu duramente criticato per le dimensioni del volto considerate eccessive rispetto agli altri tagli, sembra apprestarsi a cedere il passo. Un posto che Jackson, settimo presidente Usa tra il 1829 e il 1837, occupa dal lontanissimo 1928 quando sostituì, alla vigilia della Grande depressione, Stephen Grover Cleveland. Un secolo di 20 dollari per lui potrebbe comunque essere sufficiente.

001Un biglietto da 20 dollari del 1929 con effigie di Andrew Jackson (source: archive)


Ma perché proprio la banconota da 20 dollari? In primo luogo per il richiamo di un valore che rimanda direttamente al 1920. In seconda battuta, dicono i promotori dell’iniziativa, proprio per rimuovere il già citato Jackson, accusato di aver favorito il famigerato “Indian removal act” del 1830 che costrinse le tribù dei nativi americani del sud-est ad emigarre dalla loro terra ricca di risorse per fare spazio bianco europeo coloni . Comunemente conosciuto come il “Trail of tears”, il trasferimento di massa dei pellerossa provocò la morte di migliaia di uomini e donne per le malattie e la fame durante la migrazione verso ovest. Una banconota al femminile oltre oceano non si era ancora vista ed anche la produzione monetaria, per la verità, è decisamente scarsa. In Italia, prima del cambio di valuta, l’onore era toccato solo a Maria Montessori il cui anziano e rassicurante volto è legato alle ultime 1000 lire nazionali. Prima di lei solo qualche vittoria alata, Minerva, Italia turrita ed allegorie varie. Per il resto, da Dante a Verdi, da Bernini a Caravaggio, solo banconote al maschile.