MEDAGLIERE AMBROSIANO E FONDO POGLIAGHI VERSO UNA NUOVA GIOVINEZZA

L’attività di valorizzazione del patrimonio numismatico e medaglistico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, tuttavia, non si fermerà alla risistemazione dei materiali: è infatti in allestimento, all’interno del percorso della Pinacoteca, una sala dedicata al Medagliere. I lavori, che – ci spiega Alteri – “dovrebbero terminare dopo l’estate, prevedono anche la realizzazione di una sala di consultazione e ricerca aperta agli studiosi previa appuntamento”. Non è da escludere, infine, che in futuro possa essere realizzato anche uno spazio per mostre temporanee nel quale le migliaia di visitatori che varcano ogni anno il portone di  Piazza Pio XI possano ammirare parte dei tesori in tondello conservati finora negli archivi, conoscere meglio l’affascinante storia della moneta e della medaglia, appassionarsi alla numismatica come ai capolavori della pittura e della scultura.

004La Casa Museo Ludovico Pogliaghi, uno scrigno d’arte da visitare (source: archive) 


Dell’articolato patrimonio della Veneranda Biblioteca Ambrosiana fa parte, inoltre, anche la Casa Museo Lodovico Pogliaghi (visita qui il sito ufficiale) situata al termine del Viale delle Cappelle del Sacro Monte di Varese. Fu lavorando al restauro della cappelle stesse che il grande artista – che fu anche un valente medaglista – scelse di costruirsi una dimora “su misura” nella quale ospitare anche il proprio studio e le proprie ricche collezioni che annoverano reperti archeologici, pitture e sculture oltre che opere, documenti ed oggetti di proprietà privata (ad esempio gessi, cere, bozzetti e fusioni). Nel Fondo Pogliaghi spicca anche una raccolta di monete e di medaglie antiche e moderne “messe assieme – ci spiega Alteri – senza un preciso criterio collezionistico, ma piuttosto per disporre di una galleria di modelli e di soggetti, sia classici che moderni, dai quali trarre ispirazione”. Monete e medaglie che, ora trasferite a Milano, sono anch’esse in fase di inventario e risistemazione: un “piccolo miracolo” reso possibile dal fatto che alla sua morte Pogliaghi donò la villa e quanto conteneva alla Santa Sede la quale, in seguito, la destinò all’Ambrosiana. Aperta come museo dal 1974, la casa di Lodovico Pogliaghi è stata riallestita secondo criteri di moderna filologia museale e riaperta al pubblico nel maggio del 2014.

005Medaglia del 1888 di Lodovico Pogliaghi per l’incontro tra Umberto I e Guglielmo II a Roma (Mb, mm 70 | source: archive)
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La bellissima medaglia per le celebrazioni colombiane del 1892 (Ae, mm 59 | source: archive)


Lodovico Pogliaghi, nato a Milano nel 1887 e morto a Varese nel 1950, nel corso della sua lunga carriera eseguì fra le altre opere la porta principale del Duomo di Milano, nonché il Crocifisso e i candelabri dell’altare maggiore; come medaglista, tra il 1886 e il 1994 lavorò a stretto contatto con Angelo Cappuccio, che tradusse in diretta, su punzoni e conii, i suoi modelli; invece, dal 1895 al 1936, si affidò al pantografo lasciando ad incisori rimasti anonimi il compito della rifinitura dei materiali creatori. Fu autore di splendire medaglie per il IV Centenario Colombiano, per istituzioni pubbliche e religiose, associazioni e committenti privati. Plastico ed elaborato nella composizione, Pogliaghi ci ha lasciato capolavori che hanno segnato la medaglistica italiana tra XIX e XX secolo. Nella sua vita e nella sua opera artistica si intrecciano così la storia d’Italia e quella della Chiesa, come le medesime storie si intrecciano nelle vicende della Veneranda Biblioteca Ambrosiana e delle sue collezioni: uno scrigno di tesori, anche numismatici, che oggi guarda al futuro per valorizzare e proteggere un grande patrimonio del nostro passato.

007Coniazione per il Tiro a Segno Nazionale modellata dal Pogliaghi nel 1890 (Ae dorato, mm 53 | source: archive)