MEDAGLIERE AMBROSIANO E FONDO POGLIAGHI VERSO UNA NUOVA GIOVINEZZA

documents-button(di Roberto Ganganelli) | Forse non tutti sanno che la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano (visita qui il sito ufficiale), una delle istituzioni culturali più importanti e storiche del capoluogo lombardo, possiede – oltre a ricchissimi fondi librari, documentali e opere d’arte – anche un’importante raccolta numismatica. Alle ben 30 mila opera a stampa e agli 8 mila manoscritti originari, infatti, in quattro secoli si sono aggiunte altre migliaia e migliaia di volumi e di stampe, dipinti di maestri come Raffaello e Caravaggio, Leonardo e Tiziano, sculture ed anche un cospicuo nucleo di monete e medaglie antiche e moderne, che assommano oggi a circa 25 mila esemplari.


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L’ingresso della Pinacoteca Ambrosiana di Milano (source: archive)


Fondata per volere del cardinale Federigo Borromeo (1564-1631), aperta al pubblico nel 1609, l’Ambrosiana vanta una Pinacoteca nota in tutto il mondo, nonché un’Accademia e una moderna Mediateca che si affiancano alla storica Biblioteca costituendo un polo del sapere tra i più completi ed efficienti d’Europa. E, da qualche mese a questa parte, l’istituzione milanese ha deciso di valorizzare anche il proprio patrimonio numismatico – finora pressoché sconosciuto – nominando conservatore per questo settore (il primo, in più di quattro secoli di storia!) Giancarlo Alteri, già conservatore delle collezioni vaticane, che ha assunto in seno all’istituzione milanese anche le qualifiche di dottore aggregato e di capo di gabinetto del Medagliere.

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A Giancarlo Alteri è stata affidata la riorganizzazione del medagliere (source: author)


Abbiamo incontrato Alteri a Milano, nel corso della complessa risistemazione dei materiali: “Si tratta di un compito tutt’altro che semplice – ci ha detto – dal momento che le migliaia di monete e medaglie dell’Ambrosiana sono confluite nel patrimonio della Biblioteca in modo non organico e, per la maggior parte dei casi, non documentato nel corso del tempo, attraverso acquisizioni mirate, donazioni o come ‘appendici’ di nuclei di materiali diversi. Al momento, è quindi in corso una campagna sistematica di suddivisione per epoche e ambiti alla quale, in parallelo, si abbina una catalogazione scientifica con metodi moderni”. Quali sono le tipologie presenti in prevalenza? “L’Ambrosiana conserva un importante insieme di monete romane, una ricca selezione di coniazioni medievali di zecche italiane, soprattutto di quella di Milano, accanto ad esemplari delle provenienze più varie”. E per quanto riguarda le medaglie? “Anche in questo caso – prosegue Alteri – sono le fusioni e le coniazioni legate alla storia di Milano e della Lombardia ad essere presenti in percentuale maggiore; non mancano tuttavia medaglie importanti di altra provenienza, da quelle di Pisanello al Novecento, a testimoniare un po’ l’intera storia di quest’arte tutta italiana. Il totale si aggira sui settecento esemplari”.

La maestosa Sala Federiciana della Biblioteca Ambrosiana (source: archive)