IL “BOLLETTINO” ALLA (RI)SCOPERTA DELLE MONETE PROVINCIALI ROMANE

L’incontro di presentazione, aperto dal saluto della direttrice del Museo Nazionale Romano, Rita Paris, e moderato dalla responsabile del Medagliere Gabriella Angeli Bufalini, ha visto come intervento principale quello di Andrew Burnett, presidente della Royal Numsimatic Society britannica che ha guidato il pubblico alla scoperta del volume di Colomino, della Collezione De Sanctis Mangelli e di una serie di esemplari particolarmente significativi per iconografia, valore simbolico, collocazione storica e ruolo monetario. Burnett ha posto l’accento, in particolare, su come “le monete provinciali romane siano portatrici di informazioni fondamentali sul rapporto tra l’autorità di Roma e le province stesse, sul loro relativo grado di autonomia, su culti e poteri locali. In particolare la Collezione De Sanctis Mangelli, se vista assieme alla Collezione Dattari – la seconda comprende monete alessandrine, la prima emissioni di tutte le altre zecche provinciali – ci forniscono un quadro storico-numismatico nel quale si coniugano il potere di Roma e quelli locali, l’immagine dell’imperatore e la sua propaganda con simboli e personaggi ‘periferici’ ma di grande rilievo nel contesto di emissione”.

003

Hispania, Gallia, l’Italia e le sue isole, la Cyrenaica e Creta, l’Achaia e l’Epiro, la Macedonia e la Thracia sono gli ambiti territoriali nei quali si sviluppa il complesso fenomeno delle monetazioni provinciali; 771 sono complessivamente le monete censite da Calomino, in un volume nel quale il catalogo è curato con metodo rigoroso e le immagini sono altrettanto valorizzate sia con riproduzioni al vero nella sezione delle tavole, sia con altre tavole che mostrano ingrandimenti e dettagli di esemplari importanti per conservazione, rarità, iconografia. Da un’analisi più attenta del repertorio emerge come il bilinguismo greco/latino, la fusione tra l’ideologia imperiale e le tradizioni o i culti locali, le celebrazioni di monumenti e personaggi locali a scopo propagandistico sono solo alcuni degli aspetti che rendono la monetazione provinciale romana di grandissimo interesse e, tuttora, meritevole di ulteriori approfondimenti.004

Approfondimenti che saranno oggetto delle prossime pubblicazioni di Dario Calomino, giovane ricercatore italiano il quale, formatosi presso l’Università di Padova, con quest’opera riceve la meritata consacrazione da parte degli ambienti accademici internazionali ed uno stimolo ulteriore nel proseguire un’importante ricerca volta ad una sempre più completa comprensione di quel meraviglioso universo che è la monetazione di Roma imperiale.