TAVOLA ROTONDA A TORINO SUL COLLEZIONISMO NUMISMATICO, PROBLEMI E PROSPETTIVE

(a cura della redazione) | Sabato 28 ottobre 2017, nell’ambito del Convegno numismatico “Città di Torino”, ha avuto luogo un’interessante tavola rotonda organizzata dai Numismatici Italiani Associati sul tema “Il collezionismo numismatico: problemi e prospettive future”. All’incontro, moderato dal dottor Eupremio Montenegro, hanno partecipato l’ex senatore Maurizio Eufemi, il professor Federico Barello, attuale funzionario responsabile della Soprintendenza del Piemonte per i beni numismatici nonché professore associato della Cattedra di Numismatica dell’Università di Torino, i colonnelli dei Carabinieri e della Guardia di Finanza Claudio Fardella Mungivera e Domenico Luppino e il presidente della NIA, avvocato Michele Cappellari.

E’ stata esaminata dapprima la materia dell’esportazione delle monete aventi oltre settanta anni, alla luce della recente Legge 4 agosto 2017, n. 124 (pubblicata nella “Gazzetta Ufficiale” n. 189 del 14.08.2017 ed entrata in vigore il 29.08.2017) che, per i materiali di valore fino ad euro 13.500, introduce una semplificazione per l’esportatore, il quale non dovrà più richiedere al SUE l’attestato di libera circolazione ma potrà limitarsi ad “autocertificare” il valore del bene e la non inclusione del materiale da esportare fra quelli per i quali è richiesto il previo rilascio dell’attestato.

Al momento, poiché il decreto ministeriale al quale la Legge n. 124 ha demandato di precisare le modalità ed il tenore delle autocertificazioni e dei registri in formato elettronico (questi ultimi dovranno sostituire i registri cartacei di Pubblica Sicurezza tenuti attualmente dai commercianti numismatici), non è stato ancora emanato, Federico Barello ha comunicato che il suo Ufficio non potrà che attenersi ancora alle vecchie disposizioni e ciò, evidentemente, fino a quando il decreto ministeriale richiamato dalla legge n. 124/2017 non chiarirà gli aspetti pratici e burocratici ancora non esplicitati dalla legge stessa.

Da tutte le parti si è auspicata un più fattiva collaborazione tra le istituzioni e i privati, anche e soprattutto preventiva, allorché i commercianti, ma anche i collezionisti, necessitino di chiarimenti e delucidazioni per la risoluzione di problematiche legate al possesso o alla compravendita di monete, alla loro importazione o esportazione. E’ emersa la piena disponibilità da parte sia del professor Barello che dagli ufficiali delle Forze dell’Ordine presenti ad affrontare congiuntamente i problemi del settore numismatico, che purtroppo non sono tali solo dal nostro punto di vista ma anche da quello degli Uffici che si trovano – esattamente come i numismatici – a dover decidere sulla base di normative molto spesso poco chiare quasi e talvolta, vedasi la recente Legge n. 124, di incompleta formulazione.

Si è quindi discusso, nell’incontro di Torino, del tema dei procedimenti penali e dei sequestri di materiali numismatici, per i quali gli Interlocutori hanno riconosciuto esservi una grave anomalia fra le ipotesi accusatorie da cui originano i processi e l’esito dei processi medesimi. Si è discusso della possibilità di affiancare alle Forze dell’Ordine, in occasione di operazioni di polizia giudiziaria finalizzate alla ricerca e al conseguente sequestro di beni numismatici presso i domicili e le sedi di ditte di collezionisti e commercianti, personale delle Soprintendenze che disponga di adeguata preparazione numismatica; ciò, allo scopo di evitare sequestri “generalizzati” di materiali del tutto estranei alla tutela statale e alla repressione di reati, per cui le Forze dell’Ordine sono chiamate a procedere.

Al riguardo, è emerso che la maggiore difficoltà ad attuare ciò è costituita da un deficit organizzativo e di organici, a causa dei quali le Soprintendenze si trovano spesso sprovviste di personale adeguatamente preparato in numismatica e persino in archeologia, dal momento che molti funzionari delle Soprintendenze sono oggi in possesso della laurea in Architettura e, dunque, non possiedono una specifica preparazione numismatico-archeologica.

Si comprende, pertanto, come anche la richiesta di coadiuvare le Forze dell’Ordine da parte di personale specializzato in numismatica, possa essere frustrata non tanto dalla volontà di non acconsentire alla richiesta (è stato, fra l’altro, detto, che in alcuni casi questa “sinergia” trova già attuazione concreta in qualche Regione), ma dalla mancanza di personale specificamente formato in numismatica.

L’ex senatore Maurizio Eufemi, promotore nell’ormai lontano 2005 del noto articolo “2-decies” che, seppure per un breve periodo, sembrò poter risolvere le problematiche dei collezionisti e dei commercianti numismatici, separando nettamente – sul piano della tutela – il materiale numismatico ripetitivo e di scarso valore economico da quello importante e raro, ha quindi sottolineato l’importanza di perorare con continuità la causa del legittimo commercio e collezionismo ricercando, soprattutto a livello politico, interlocutori che possano farsi carico delle istanze del settore rendendosi personalmente disponibile a farsi portavoce delle nostre richieste presso alcuni ambienti politici. 

L’incontro del 28 ottobre scorso è stato improntato ad un autentico spirito di dialogo e di collaborazione e tutti i partecipanti hanno dato disponibilità a ritornare sul tema in occasione del prossimo Convegno “Città di Torino” che si svolgerà nel marzo del 2018 per tenere aperto – come ha sottolineato il presidente NIA Michele Cappellari “un canale di dialogo che, ci auguriamo tutti, possa concorrere a risolvere anche solo qualcuno degli attuali problemi che affliggono il mondo del collezionismo numismatico italiano”.