QUANDO LA GUERRA E’ “DI CARTA”: BANCONOTE FALSE, DI FANTASIA E DI PROPAGANDA

La banconota contraffatta è un esemplare appartenente al contingente stampato nel 1928, con numero di serie A55838131A. Una banconota del genere, secondo la definizione di “gold certificate”, sarebbe stata convertibile negli Stati Uniti con una sonante moneta d’oro da 16,718 grammi; nella Jugoslavia del 1943, invece, c’è chi tenta di spacciarla per un lasciapassare in grado di salvare la vita d’un uomo.

Si tratta, naturalmente, di un inganno, di una di quelle promesse fatte un po’ ovunque dai Tedeschi per frantumare la resistenza nemica. Quanti jugoslavi cadono nel tranello dei dollari per disertori? Non lo sappiamo, ma di certo non molti, soprattutto perché figli di un popolo provato da lunghi anni di guerra durissima e da un forte desiderio d’indipendenza, lo stesso che in fondo, quasi due secoli prima, ha portato alla fondazione degli Stati Uniti d’America.

006E con gli Stati Unitiè nato anche il dollaro, quel dollaro che i Nazisti provano in tutti i modi, sotto la supervisione dei serivizi segreti e del ministero della propaganda capeggiato da Goebbels, a mettere in cattiva luce, e a minare nelle sue basi economiche, nel corso della II Guerra Mondiale arrivando a pianificarne, tra il 1944 e il 1945, anche una falsificazione su larga scala come già stava avvenendo da tempo per la sterlina inglese.

La stamperia di Sachsenhausen, campo base della celebre Operazione “Bernhard”, riesce tuttavia a stampare solo pochi esemplari – un centinaio – della falsa banconota da 100 dollari. E’ il 22 febbraio 1945 e, mentre il maggiore Alfred Naujocks già pensa di avviare una prima tiratura di un milione di dollari, da Berlino arriva l’ordine di sospendere le operazioni, smantellare la linea di produzione e ritirarsi in una località più sicura (Ebensee, uno dei campi satellite di Mathausen) nella quale, tuttavia, la stampa dei falsi dollari non verrà mai più riavviata. Un altro intervento della Provvidenza nella secolare storia del biglietto verde? No, certo; piuttosto, un colpo di fortuna e un tardivo pentimento del maggiore Bernhard Krueger il quale, vista come imminente la sconfitta dell’Asse, decide di sabotare dall’interno l’operazione e impedisce così al biglietto verde di fare la fine della sterlina e di essere ridotto a carta straccia, buona sì e no… per farne volantini.