PAROLE E MONETE: COME IL VENTO CHE “SPINGE E TRASCINA”

documents-button(di Roberto Ganganelli) | “Pellit et atrahitt” (oppure “Pellit et attrahitt”), ossia “Spinge e trascina”: questo il motto latino che campeggia al rovescio di alcune rarissime monete a nome di Ranuccio I Farnese e Ranuccio II Farnese coniate rispettivamente a Piacenza e a Parma nel XVII secolo. Ranuccio I, per l’esattezza, batte dei pezzi da 4 e 2 doppie e da una doppia in oro; Ranuccio II, invece, solo delle rarissime doppie i oro con millesimo 1692 (anche se si conoscono prove della medesima moneta, in rame, con data 1688). Una di queste apparirà in asta Nomisma 53 il prossimo 20 e 21 ottobre e mostra al dritto un ritratto del duca con il suo nome e i suoi titoli, mentre al rovescio il motto completa un’impresa sotto forma grafica che vede uno sbuffante volto di giovane (Eolo, dio dei venti nella mitologia classica) uscire da una nuvola e soffiare su altre nubi nel cielo.

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L’affascinante doppia in oro di Ranuccio II Farnese del 1692 con l’impresa del vento e delle nubi al rovescio (source: Nomisma)


“Ranuccio I Farnese – ci ricorda Mario Traina – assunse l’impresa del vento che, soffiando contro le nubi, le respinge e le trascina, nei primi anni di regno, quando subentrò al padre Alessandro, dopo averlo sostituito per diversi anni quando era nelle Fiandre: probabilmente l’impresa sta a significare che davanti ad una prospettiva di alterne vicende per il Ducato, il duca si preparava ad affrontarle con lo stesso coraggio e tenacia già dimostrati dal padre”. L’esemplare in asta Nomisma, che le iniziali ai lati della data – al dritto – permettono di identificare come opera dello zecchiere Giovanni Gualtieri, viene classificata con quattro gradi di rarità e si presenta in splendida conservazione; una base d’asta di 30 mila euro rende onore ad una delle emissioni più affascinanti e difficili da reperire dell’intera storia del Ducato di Parma e Piacenza.