GIOTTO SI’, BRAHMS NO: PER IL TITANO
E’ MEGLIO IL TURISMO (SOSTENIBILE)

(a cura della redazione) | Cambio di soggetto in vista per una delle due bimetalliche commemorative da 2 euro che la Repubblica di San Marino sta per mettere in cantiere in vista del 2017: a rimpiazzare la preannunciata celebrazione del 120° anniversario della morte del compositore, direttore d’orchestra e musicista Johannes Brahms (leggi qui il programma numismatico 2017) dovrebbe essere, infatti, l’Anno internazionale del turismo per lo sviluppo sostenibile per lo sviluppo proclamato, proprio per il 2017, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Rimarrà invariato, invece, il tema prescelto per l’altra 2 euro celebrativa, ossia il 750° anniversario della scomparsa di Giotto di Bondone (1266-1337), pittore – ma anche architetto – che ha segnato la storia dell’arte medievale a livello mondiale.

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Il logo, con iscrizioni in lingua francese, dell’Anno internazionale del turismo per lo sviluppo sostenibile proclamato dall’ONU per il 2017 (source: web)


Nella decisione, presa durante il mese di novembre, le Nazioni Unite fanno riferimento al cosiddetto vertice di “Rio+20” il cui documento finale – dal titolo “Il futuro che vogliamo” – ha portato l’ONU a sottolineare che “se ben gestito e controllato, il turismo può dare un contributo significativo allo sviluppo sostenibile, correlandosi strettamente con industria, agricoltura e servizi creando posti di lavoro dignitosi e opportunità commerciali in grado di produrre reddito e benessere”. Ulteriori dettagli come data di emissione, quantitativo di monete emesse e soggetto saranno resi noti dall’UFN del Titano in un secondo momento.

La scelta del soggetto, se fosse basata sul logo ufficiale dell’iniziativa ONU, potrebbe dar vita ad una moneta leggera ed originale anche se la lunghezza delle iscrizioni potrebbe comportare la necessità di qualche taglio. Naturalmente, San Marino potrebbe anche orientarsi su una interpretazione artistica, del tutto originale, del concetto di “turismo sostenibile per lo sviluppo” nella quale, piuttosto che richiamare un simbolo già “preconfezionato”, si dia del tutto spazio alla creatività.