VIAGGIANDO PER NUMISMATICA, TRA BERLINO E I NUOVI CONVEGNI IN ITALIA

(di Roberto Ganganelli) | Ci siamo: tra appena due giorni, mercoledì 3 febbraio, a Berlino inizieranno gli eventi legati alla World Money Fair che sarà inaugurata ufficialmente venerdì 5 e rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 7. Si stimano in oltre 15 mila persone i collezionisti e gli appassionati, ma anche le famiglie e i gruppi di studenti, che in tre giorni visiteranno la più importante convention europea del settore, caratterizzata dalla presenza di decine di autorità emittenti da tutto il mondo, commercianti professionisti dalla Germania, dal resto d’Europa e da Oltreoceano nonché da eventi collaterali come – ad esempio – la grande asta berlinese d’inverno della ditta Künker (ormai divenuta un “must” per i collezionisti), la presentazione dei programmi numismatici 2016, la consegna dei premi “Coin of the Year” e l’assemblea della Fenap. “Il giornale della numismatica” sarà, come ogni anno, “official media partner” della manifestazione e la seguirà per voi con i suoi inviati.

Nulla di simile esiste in Europa, e nemmeno nel resto del mondo; erede della World Money Fair di Basilea, infatti, quella di Berlino è una manifestazione unica, probabilmente non replicabile vuoi per sforzo organizzativo vuoi per tradizione. Un appuntamento, insomma, che i numismatici di tutto il mondo – commercianti, distributori, collezionisti – mettono in agenda da un anno all’altro cancellando ogni altro impegno concomitante.

Nemmeno in Italia, come sappiamo, esiste purtroppo nulla del genere; eppure, nei primi anni Novanta ci eravamo inventati Vicenza Numismatica, una fiera unica in Europa per la presenza concomitante di commercianti qualificati, mostre di alto livello, convegni di studio e assemblee, attività di divulgazione e premi internazionali. Quel modello, purtroppo, come ben noto è naufragato sugli scogli della crisi che ha colpito tutti, dal 2008 a oggi, Fiera di Vicenza inclusa portando l’ente ospitante – che per oltre vent’anni ha lavorato con le principali realtà numismatiche italiane – a “sospendere” la manifestazione, ossia – evitando inutili giri di parole – ad eliminarla dal calendario fiere causa tagli di bilancio.

Qualcosa di positivo sta avvenendo, tuttavia, nel panorama italiano: come già scritto, ad esempio, il Circolo Numismatico Partenopeo ha già dato vita a Napoli – nel 2014 e 2015 – a due convegni arricchiti da iniziative culturali e caratterizzati da un’organizzazione professionale. A Milano, allo stesso modo, i Numismatici Italiani Professionisti hanno fortemente voluto lo scorso anno, in omaggio all’Expo, un convegno commerciale con conferenze presso il centralissimo Circolo della Stampa.

E’ recente, invece, la notizia che un nuovo circuito di convegni commerciali esclusivamente numismatici sta per essere inaugurato con ben tre incontri che si svolgeranno, rispettivamente, a Bologna (San Lazzaro di Savena) il 27 febbraio, a Roma il 2 aprile e, infine, a Piacenza il 30 aprile. Sedi prestigiose – a Piacenza, ad esempio, alcune sale dello splendido Palazzo Farnese – faranno da cornice a quello che gli organizzatori definiscono “un modo per valorizzare e restituire piena dignità ad una disciplina, la numismatica, che in Italia ha una tradizione plurisecolare e che può vantare quasi 2700 anni di storia”.

Gli incontri – fanno sapere inoltre gli organizzatori – saranno riservati a soli operatori professionali, in modo da garantire ai collezionisti, agli appassionati, ma anche ai semplici curiosi e a quanti di numismatica non hanno mai sentito parlare un’offerta qualificata e garanzie di qualità; accessibilità, servizio di security ed eventi collaterali come mostre, conferenze e presentazioni editoriali (al momento, in fase di definizione) saranno gli altri ingredienti di questa una formula “nuova ed antica” al tempo stesso che ha l’obiettivo – ambizioso, senza dubbio – di far fare un passo in avanti, verso il futuro, alla numismatica italiana. Perché la numismatica italiana merita di avere un futuro all’altezza della propria tradizione, anche senza World Money Fair e senza Vicenza Numismatica.