TRA STORIA E NUMISMATICA: GIUBA II DI MAURETANIA E LE SUE MONETE

E’ possibile che Ottaviano durante questi anni si occupò solamente di creare delle colonie, forme di amministrazione territoriale più semplici di una vera e propria provincia. Tale ipotesi è suffragata dal nome di alcune città come Colonia Julia Constantia Zulil, Colonia Julia Campestris Babba, Colonia Julia Valentia Banasa. Alcune di queste venivano governate direttamente dalla Baltica, mentre altre, come Cirta erano governate dalla provincia di Africa. Giuba venne così a governare un territorio amorfo, i cui limiti erano in buona parte mal definiti ed al cui interno erano città che erano governate direttamente da Roma. A sud il territorio si perdeva in un’area in cui dominavano le tribù dei Getuli che tanti problemi portarono ad ogni dominazione. Ad est il confine era con la provincia romana africana che derivava dalla fusione della Africa Vetus ed Africa Nova, mentre ad Ovest era l’Oceano Atlantico. Il territorio comprendeva quindi, grosso modo, quelli che erano i regni di Bocco II e Bogude con forse qualche cessione di territori della Africa Nova. Non torna quindi né l’affermazione di Dione Cassio che identificava il regno di Giuba come quello dei suoi antenati, in quanto questi provenivano dalla Numidia e non dalla Mauretania, né quella di Strabone, il quale afferma che questi regnava sulla Libia.

Sebbene le fonti letterarie ci forniscano poche informazioni sul regno di Giuba, sappiamo che fu tutt’altro che tranquillo e pacifico, come testimonia anche lo stazionamento fisso di una legione nel sud della provincia africana, la legio III Augusta. E’ significativo in questo senso anche il fatto che Giuba morì proprio mentre si svolgeva una rivolta su larga scala da parte dei Getuli guidati da Tacfarina, non essendo riuscito pienamente in quello che era uno dei suoi compiti, ovvero la pacificazione della regione. Per questo motivo dovettero spesso intervenire le truppe della provincia romana confinante, procurando al proconsole di turno onori, o morte, come nel caso di L. Cornelio Lentulo, avvenuta verso il 4 d.C., mentre il re della Mauretania era in Cappadocia in visita al re Archelao. La risposta romana avvenne in una azione congiunta fra Giuba e C. Cornelio Lentulo e portando, dopo una guerra difficoltosa, la vittoria, in occasione della quale Giuba probabilmente emise delle monete verso il 6-7 d.C. e raffiguranti una vittoria stante su una testa di elefante (Mazard 198, 199).004

Lentulo a sua volta ricevette gli onori del trionfo con l’appellativo di “Getulico”. Altre monete di Giuba datate con l’anno 31 (6 d.C.) raffigurano regalia trionfali con scettro e trono (Mazard 194). Dopo questa vittoria le regione rimase pacificata per circa un decennio.

Una successiva serie di monete celebranti una vittoria avvenne nel 40° anno di regno, ovvero verso il 15 d.C., subito dopo la morte di Augusto, a seguito di una ribellione ad opera di Tacfarina (che era stato un ausiliario nelle truppe romane) e riportata negli annali di Tacito. Nel 17 d.C. Tacfarina venne sconfitto dal proconsole Furio Camillo ed in questa occasione Giuba emise nuovamente delle monete che celebravano una vittoria durante il 43° anno di regno (Mazard 202, 203). Tacfarina era lungi dall’essere domato, tanto da richiedere una nuova campagna dal nuovo proconsole Giunio Bleso,con Giuba che emise una nuova serie celebrante una vittoria nel 48° anno di regno (23 d.C). Lo stesso anno Giuba morì.