ONORE AL MERITO: L’INSIGNE ORDINE DEL TOSON D’ORO

documents-button(di Tommaso Cherubini) | L’Ordine del Toson d’Oro rientra a pieno diritto tra gli Ordini che, traendo origine dagli ideali degli ordini monastico-religiosi, si affermarono nel contesto sociale e culturale dell’Europa Occidentale dei secoli XIV e XV, in un momento storico e politico in cui nacquero gli Ordini di Cavalleria o di Collare: così chiamati per il tipo di insegna utilizzata dai suoi membri, questi ordini avevano la finalità di creare un legame di indissolubile fedeltà tra il sovrano di turno e i propri vassalli. Fu istituito dal duca di Borgogna Filippo III, detto “il Buono”, nel 1430, in un momento storico in cui il Ducato di Borgogna, oggi territorio belga, raggiunse un prestigio tale da affermarsi come una delle più influenti regioni d’Europa. L’occasione della creazione di quest’ordine arrivò quando Filippo si alleò con gli Inglesi contro Carlo VII di Francia: il re d’Inghilterra Enrico IV, in segno di riconoscenza, offrì al duca la più alta ricompensa inglese, il collare dell’Ordine della Giarrettiera, ma Filippo, per evitare qualsiasi legame vincolante con la corona inglese, rifiutò, con il pretesto che lui stesso avrebbe fondato un nuovo ordine, riprendendo un antico progetto del nonno, Filippo l’Ardito. L’occasione propizia si presentò in occasione del suo matrimonio con l’infanta Isabella, figlia del re Giovanni del Portogallo: il 10 gennaio del 1430, nella città di Bruges, decretò l’istituzione dell’Ordine del Toson d’Oro, con il dichiarato obiettivo di difendere la cristianità e la Chiesa nell’esaltazione della gloria di Dio e di sant’Andrea, patrono della Casa di Borgogna. La felice occasione di un matrimonio e la volontà di difendere la fede cristiana erano solo motivazioni marginali rispetto alle finalità politiche del duca di garantire un’unione più stretta tra le diverse ed inquiete contee, dallo stesso governate.

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Ritratto di Filippo il Buono duca di Borgogna fondatore dell’Insigne Ordine del Toson d’Oro (opera di Roger Van der Weiden, Madrid) (source: author)
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Il re Fernando VII con il mantello da cerimonia del Toson d’Oro (source: author)

Il nome dell’Ordine trae origine dalla leggenda greca del “toson d’oro”, raccontata da Ovidio e più nota come leggenda del vello d’oro e della spedizione di Giasone e degli Argonauti, nonostante in seguito si sia affermato il vincolo, di ispirazione cristiana, con la figura biblica di Gedeone. Lo statuto del 27 novembre del 1431, approvato nel primo Capitolo celebrato a Lille, sancì che il duca di Borgogna fosse il sovrano dell’Ordine e che la successione avesse carattere ereditario: nel caso l’erede del ducato fosse stata una donna, Sovrano dell’Ordine sarebbe stato suo marito. Carlo il Temerario, figlio di Filippo il Buono, successe al padre come Sovrano dell’Ordine e alla sua morte, la figlia Maria di Borgogna trasmise al suo sposo Massimilianio I d’Austria la sovranità dell’Ordine, che da quel momento e per duecento anni circa rimase vincolato alla Casa d’Austria. Da Massimiliano I passò a suo figlio Filippo il Bello e successivamente al figlio Carlo, che Filippo ebbe con Giovanna la Pazza, figlia dei re cattolici Isabella e Fernando. Carlo riunì nella sua persona il titolo di sovrano di Castiglia, di Spagna e delle Indie, ereditato dalla madre, il titolo di duca di Borgogna ereditato dalla nonna Maria e quello di imperatore dal nonno Massimiliano. Fu così che Carlo I di Spagna e V di Germania si convertì nel primo re spagnolo ad assumere il titolo di capo supremo dell’Ordine del Toson d’Oro. L’Ordine, nel corso dei secoli, mantenne, non solo il peculiare carattere dinastico, ma assunse anche un profilo statuale. 

Il carattere dinastico-statuale fu ufficializzato con decreti reali del 1847 e del 1851: la prerogativa di Ordine di Stato venne abolita momentaneamente con i decreti del 1873 e del 1931, durante le brevi parentesi delle due repubbliche spagnole. Anche durante la dittatura franchista l’Ordine mantenne l’esclusiva prerogativa di titolo dinastico concesso dal conte di Barcellona Juan di Borbone, successore al trono di Spagna in esilio. Con il passaggio alla monarchia costituzionale, la proclamazione del re Juan Carlos I a capo dello Stato spagnolo e la successiva rinuncia ai diritti dinastici di Juan di Borbone, il 14 maggio del 1977 l’Ordine assunse nuovamente il carattere dinastico-statuale. Il nuovo re Felipe VI, proclamato il 19 giugno del 2014, si è convertito nel ventiduesimo sovrano e capo dell’Ordine.

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Collare dell’Ordine del Toson d’Oro conservato presso il Palazzo Reale della Zarzuela a Madrid (source: author)