Oltre 5 milioni per l’asta numismatica Bolaffi

(informazione pubblicitaria) | Tutto esaurito per la Collezione Zante di monete del Regno di Sardegna e d’Italia

Si è conclusa con un realizzo totale di oltre cinque milioni di euro (inclusi diritti) e con l’85% di lotti venduti la due giorni di asta di Monete, banconote e medaglie che si è svolta in Sala Bolaffi a Torino giovedì 30 e venerdì 31 maggio. Il top lot dell’asta è la serie dei quattro valori in oro dell’Aratrice del 1927, appartenente alla prestigiosa Collezione Zante (lotti 142, 145, 147 e 150), acquistata a 317.000 euro.

La raccolta di 250 monete del Regno di Sardegna e d’Italia ha riscosso grande apprezzamento tra i collezionisti registrando il 100% dei lotti venduti, 250 su 250, per un realizzo totale superiore a 2,3 milioni. Decine di offerte, in particolare, per le rarità in eccellente stato di conservazione, battute a cifre fino a quattro volte superiori ai prezzi di partenza. Tra queste, il 20 Lire emesso nel 1860 a Bologna durante la transizione verso l’unità italiana nazionale (lotto 50, 170.800 euro); il 50 Lire 1864 di Vittorio Emanuele II (lotto 86, 225.700 euro);  la moneta da una rupia della Somalia italiana coniata dalla Zecca di Roma nel 1921 (lotto 241, 103.700 euro); il 100 Lire Aratrice della Zecca di Roma del 1926 (lotto 149, 85.400 euro).

 

La vendita tradizionale di numismatica proponeva un catalogo di oltre duemila lotti, con coniazioni dall’antichità ai giorni nostri e incursioni nel mondo della cartamoneta e la medaglistica. I migliori risultati sono stati messi a segno dalla prova del 100 Lire Vetta d’Italia 1925 (lotto 1717, 79.300 euro), dal Biglietto di Banca da 1000 Lire “Grande M – Matrice” del 1897 (lotto 2223, 39.000 euro) e dalla serie “Santa Elisabetta” da 1, 3, 5 e 10 ducati del 1973 coniata dalla Zecca di Kremnitz (lotto 1787, 48.800 euro).

«È un momento storico per la nostra casa d’aste – ha dichiarato l’amministratore delegato di Aste BolaffiFilippo Bolaffi -. Per la prima volta una singola asta realizza più di 5.000.000 di euro. Un risultato ancora più prezioso se si considera che è stato raggiunto con la raccolta di centinaia di oggetti e non con la vendita di pochissimi capolavori d’arte. Questo risultato rimarca il trend in continua crescita per le monete da collezione, di cui siamo leader sul mercato nazionale, ed è per noi solo una vittoria di tappa nell’ambizioso progetto di crescita della casa d’aste e del Gruppo Bolaffi in generale. Ringrazio in primis tutti i collaboratori che hanno permesso questo importante traguardo, oltre ai venditori e ai clienti che hanno riposto la loro fiducia nel nostro brand».