Il restyling della prima Zecca d’Italia

Nel cuore del quartiere Esquilino sorgerà un centro culturale polifunzionale

Sorgerà un polo culturale polifunzionale nell’edificio che ha ospitato la prima Zecca d’Italia, inaugurata nel 1911 da re Vittorio Emanuele III – il re numismatico – nel quartiere Esquilino di Roma. La riqualificazione, su progetto del gruppo guidato dallo Studio Atelier(S) Alfonso Femia che ha vinto il concorso internazionale bandito dal Poligrafico e Zecca dello Stato nel marzo 2018, è stata presentata il 18 giugno in una conferenza stampa, alla presenza della sindaca di Roma Virginia Raggi e dell’ad del Poligrafico e della Zecca dello Stato, Paolo Aielli.

La sindaca Raggi e l’ad del Poligrafico Aielli

Il progetto di riqualificazione – si legge nel comunicato diramato dal Poligrafico – prevede la nascita di un polo culturale, unico nel suo genere, a vocazione museale, per custodire al meglio le risorse artistiche del patrimonio nazionale numismatico e la sezione di archeologia industriale. Ma sarà anche un luogo di formazione e promozione per i mestieri d’arte. Il palazzo fu già in origine concepito non solo come luogo di produzione ma anche come luogo di cultura e sin dalla sua progettazione all’interno della struttura furono collocati le officine di produzione monetaria, la Scuola dell’Arte della Medaglia e il Museo della Zecca.

Dal 1911 nell’edificio della prima zecca post unitaria sono state realizzate e coniate le monete del Regno d’Italia e della Repubblica italiana dalla lira all’euro. In seguito all’introduzione della moneta unica, per le aumentate esigenze produttive, è stato reso operativo anche lo stabilimento di via Gino Capponi, nel quartiere romano dell’Appio, dove si è trasferita la produzione dal 2006.

“La combinazione dell’attività industriale con quella della produzione artistica – ha affermato Paolo Aielli, amministratore delegato del Poligrafico e Zecca dello Stato – è effettivamente l’elemento che ha ispirato la nascita della prima Zecca d’Italia agli inizi del Novecento e che caratterizza ancora oggi il nostro lavoro”.

Le funzioni del nuovo complesso edilizio prevedono uno spazio museale per mostre temporanee, un centro convegni, un centro di artigianato di qualità, un centro servizi culturali, una biblioteca con archivio storico, i nuovi laboratori per i giovani talenti della Scuola dell’Arte della Medaglia (Sam), un bookshop con caffetteria e una foresteria.