EDITORIALE: UN 2016 NUMISMATICO
TUTTO DA RICORDARE

(di Roberto Ganganelli) | La newsletter di lunedì 19 dicembre, che contiene anche questo “Editoriale”, è l’ultima del 2016 per “Il giornale della numismatica” online; infatti, anche se gli aggiornamenti proseguiranno durante tutto il periodo delle festività, la nostra rivista tornerà nelle vostre caselle di posta elettronica da lunedì 9 gennaio, inaugurando il 2017 con ulteriori novità e approfondimenti su monete, medaglie, cartamoneta. 

L’anno che si avvia a conclusione è stato, per la numismatica dell’area italiana, non privo di novità e di significativi eventi, ad iniziare dai tanti premi conseguiti da monete uscite dalla Zecca di Roma a livello internazionale soprattutto nell’ambito del contest “Coin Coinstellation”, che si è tenuto a Mosca. Allori e riconoscimenti anche per gli artisti tricolori del tondello, dal Premio della Fondazione Cologni per i Mestieri d’Arte conferito meritatamente al maestro Laura Cretara a quelli consegnati dalla Japan Mint ai giovani creativi Francesco Procopio, Armando Zelinotti e Joyce Chiarella.

Aria di novità anche sotto il profilo delle monete da collezione: se l’Italia, infatti, ha emesso quest’anno la sua prima coniazione in assoluto con inserto in smalto colorato – i 5 euro per i 150 anni del Corpo Militare della Croce Rossa – San Marino ha spiazzato tutti con una inedita 5 euro bimetallica e poligonale emessa, a far memoria del Giubileo della Misericordia, lo scorso 16 novembre. Per parte vaticana, invece, si è assistito al raddoppio della moneta da 2 euro commemorativa – la più amata dai collezionisti – proposta con due soggetti diversi e sia in fior di conio che in fondo specchio.

L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, inoltre, insieme al MEF ha ridato vita da poco al Museo della Zecca di Roma aprendo un nuovo e moderno allestimento nella sede lungo la Via Salaria e rendendo disponibili al pubblico una serie di materiali e macchinari che da tempo giacevano in magazzino e che testimoniano la storia intera sia della monetazione italiana degli ultimi due secoli che l’arte della medaglia, la tecnologia della coniazione, l’importanza della moneta – insomma – sia come prodotto istituzionale che come oggetto d’arte e di comunicazione.

Numerosi eventi commerciali e di promozione della cultura numismatica si sono avvicendati nel corso dell’anno, tra mostre e conferenze, convegni di studio e presentazioni di nuove edizioni. Sotto questo aspetto sono da sottolineare eventi quali il 7° Convegno NIP di Milano svoltosi in settembre – arricchito da una serie di interventi di alto livello e dal conferimento del Premio NIP “Emilio Tevere” all’opera di Carlo e Silvana Crippa sulle monete di Milano – e il “Book Prize 2016” dell’Associazione Internazionale dei Numismatici Professionisti (AINP) nel quale il secondo posto è stato meritato dal volume sull’area monetaria veronese curato dal professor Helmut Rizzolli e dal dottor Federico Pigozzo.

Sempre sul fronte scientifico-editoriale, infine, l’anno si chiude con una ulteriore, positiva notizia che arriva dalla Cambridge University Press, la casa editrice della prestigiosa università britannica: è infatti in distribuzione da poche settimane il “Medieval European Coinage. Volume 12. Northern Italy (I)” che si inserisce nel progetto “MEC” in cui nel 1998 aveva già visto la luce il volume 12 (“Southern Italy”) curato a suo tempo da Philip Grierson con Lucia Travaini. Il nuovo tomo dedicato alle monete dell’Italia del Nord (che analizza le emissioni reali e imperiali, e quindi quelle di Piemonte, Liguria, Lombardia e area veneta, compresi Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) rappresenta un passo avanti fondamentale nella comprensione e nella sistemazione delle monetazioni medievali dell’area e, alla sua stesura – che ha richiesto anni di ricerche – hanno collaborato il professor Andrea Saccocci, dell’Università degli Studi di Udine, e altri due eminenti rappresentanti degli studi numismatici, i professori William R. Day, Jr. e Michale Matzke.

Sul fronte dell’associazionismo, si segnalano in positivo le tante iniziative svolte, ad esempio, dalla Società Numismatica Italiana che al pari di alcuni circoli – cito soltanto, a titolo di esempi, il Patavino, il Roveretano e il Partenopeo – hanno lavorato con e per i giovani al fine di instillare nelle nuove generazioni la passione numismatica. Un lavoro spesso oscuro, fatto di mostre, visite guidate e attività didattiche ma anche, come voluto dalla NIP, di opere divulgative durevoli come “La numismatica… che avventura!” che sta riscuotendo un meritato successo nelle scuole e tra i ragazzi.

Certo, non tutto è andato per il verso giusto in questo 2016 per la numismatica italiana, ma alcune problematiche – ad iniziare, in particolare, dal rapporto spesso “spigoloso” tra istituzioni pubbliche, commercianti e collezionisti – sono retaggio di un passato che si trascina da tempo, da troppo tempo, e che sui fronti della legislazione, come della tutela e del possesso/commercio di monete e medaglie, impongono ormai soluzioni tempestive ed efficaci.

La numismatica – la si intenda come disciplina legata alla storia, all’arte e all’economia, oppure come forma di passione collezionistica, di semplice svago o, ancora, come forma nobile di commercio – è ancora viva e vitale nel nostro paese, e disperderne il patrimonio – o minarne le basi di sviluppo futuro – sarebbe un errore imperdonabile. Che ciò non accada, anzi che proseguano le positive iniziative viste in questo 2016, è l’augurio migliore che si possa fare al nostro settore; assieme all’augurio, da parte di chi scrive e della redazione, di un sereno periodo di festività alle migliaia di lettori che ci seguono costantemente e che, grazie ad Internet, crescono ogni giorno dando linfa, utilità, significato al nostro lavoro.

Buone feste, buon 2017 e buone monete a tutti!