AUREI ROMANI DEL METROPOLITAN ALL’INCANTO DA BOLAFFI

exclamation-button(informazione pubblicitaria) | Si prepara all’evento numismatico dell’anno la casa d’aste Bolaffi, che il 4 e 5 dicembre presenterà a Torino un prestigioso insieme di dieci aurei romani appartenuti al Metropolitan Museum of Art di New York e prima ancora alle più importanti collezioni di fine Ottocento. I dieci esemplari, estremamente ricercati e in ottimo stato di conservazione, appartenevano all’imponente raccolta che il museo vendette all’asta a Zurigo agli inizi degli anni Settanta e ora, dopo più di quarant’anni, ricompaiono contemporaneamente sul mercato. Nell’insieme di aurei, che da solo raggiunge una base d’asta complessiva di 160 mila euro, si ritrovano i profili di Augusto, Tiberio, Claudio, Aureliano, Antonino Pio, Probo, ma anche quello di Galeria Valeria, figlia di Diocleziano: il volto femminile effigia il top lot della vendita, che passerà sotto il martelletto a partire da 50 mila euro di base d’asta (lotto 375).

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Tre aurei romani della prossima asta Bolaffi: per Marco Antonio e Ottaviano (41 a.C.), per Claudio (41-42 d.C.) e per Galeria Valeria (308-309 d.C.)


Oltre agli aurei romani del Met  e ad altre monete dell’antichità di pregio – tra le altre il raffinato aureo di Claudio (lotto 172) o quello di Antonio e Ottaviano (lotto 138) – il catalogo della vendita, con oltre 1.700 lotti e una base d’asta complessiva da 1,3 milioni di euro, si presenta molto ricco e variegato, con un’offerta che accontenta gusti collezionistici e possibilità diverse, e con numerosi esemplari in stato di conservazione superiore a quel che normalmente si ritrova sul mercato. Tra le sezioni più interessanti si segnala la raccolta di cinquanta oselle veneziane d’argento coniate tra il 1646 e il 1796. Si tratta di una selezione di qualità particolarmente pregiata delle monete-medaglie che venivano  coniate ogni anno dalla zecca di Venezia e che oggi testimoniano la storia politica e civile della Serenissima. Affianca questo gruppo l’osella d’oro da 4 zecchini fatta coniare nel 1685 dal doge Marcantonio Giustinian (lotto 576), che passerà sotto il martelletto da 5 mila euro di base d’asta.

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Davvero splendida, questa osella d’oro da 4 zecchini del 1685


È sempre molto atteso, inoltre, il capitolo dedicato alle monete di Casa Savoia, dove si evidenzia la raccolta quasi completa delle emissioni di Vittorio Emanuele III, il re numismatico, con esemplari di elevata qualità, come il 5 Lire Aquila sabauda 1901 (lotto 1064), ma anche curiosità numismatiche come la collezione di monete-medaglie emesse a favore della Croce Rossa o la serie di prove e progetti di esemplari che non furono mai coniati dal re. Tra le monete di prova si segnalano il 10 centesimi “Italia su prora” del 1908 (base 2.500 euro – lotto 1150) ma anche la più recente prova del noto 200 lire “Lavoro” del 1977 (lotto 1253).

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Due “pezzi da novanta” della serie di Vittorio Emanuele III: la 5 lire Aquila sabauda del 1901 e la prova dei 10 centesimi del 1908


Di grande interesse per i collezionisti anche il ricco capitolo dedicato all’estero, dove emerge un’importante selezione di monete britanniche molto rare come la mezza corona del 1658, un’eccezione nel panorama numismatico inglese coniata durante il breve protettorato di Oliver Cromwell (lotto 1363). Si distinguono anche alcune monete che realizzate con la particolare lavorazione a “fondo specchio”, molto rare e ben conservata, come la corona del 1839 della regina Vittoria (base d’asta 3 mila euro – lotto 1388).

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Conservazioni eccezionali, rarità e patine di pregio per gli esemplari britannici in asta Bolaffi

Infine, dalla Russia tornano all’asta Bolaffi il ricercato 10 rubli del 1756 di Elisabetta I (base d’asta 15 mila euro – lotto 1424) e il 10 rubli del 1778 di Caterina II (base 3 mila euro – lotto 1425) mentre i collezionisti di faleristica terranno d’occhio la medaglia d’oro di Vittorio Amedeo III (base 3 mila euro – lotto 1557), mai passata all’asta prima d’ora. È possibile partecipare all’incanto di via Cavour anche per corrispondenza, al telefono o via internet. Per info: www.astebolaffi.it.

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Due rarità russe del XVIII secolo: i 10 rubli in oro del 1756 e del 1778012
Non mancano la medaglistica, la cartamoneta e decine di lotti multipli nell’asta Bolaffi del 4-5 dicembre