6-10 NOVEMBRE 2017 | LA SETTIMANA DELL’ORO | SPONSORED BY BMP

(articolo sponsorizzato da Bolaffi Metalli Preziosi) | Nonostante, come è accaduto spesso negli ultimi mesi, la settimana del metallo prezioso sia iniziata all’insegna della crescita ed abbia poi invertito la tendenza, il periodo da lunedì 6 novembre a venerdì 10 ha permesso all’oro di portare a casa un risultato positivo che si avvicina al punto percentuale. Per visualizzare il grafico interattivo e dinamico delle quotazioni clicca qui; per iscriverti gratuitamente alla newsletter di Bolaffi Metalli Preziosi e ricevere aggiornamenti sul mondo dell’oro visita il sito (clicca qui).

Sintesi della settimana | Tre giornate di contrattazione all’insegna di un marcato recupero hanno riportato il metallo prezioso a superare di nuovo, dopo il mini picco di metà ottobre, quota 1.100 euro per oncia fino a raggiungere i 1.107,19 /pari a 35,60 euro per grammo) al fixing di mercoledì 8 novembre. In seguito due sedute all’insegna della debolezza hanno limato il guadagno settimanale a +0,82%, pari ad un incremento sul prezzo al grammo di 29 centesimi di euro.

Sintesi del mese | La buona performance della settimana appena trascorsa porta in territorio positivo anche il risultato degli ultimi trenta giorni, che è pari ad un +0,62% (+22 centesimi di euro per grammo d’oro). Dal grafico emerge tuttavia l’andamento altalenante del periodo nel quale, in ogni caso, a partire dal minimo relativo del 25 ottobre scorso (fixing a 34,76 euro per grammo), sembra essersi avviato un tentativo di recupero verso posizioni di prezzo più elevate.

Sintesi dell’anno | Nell’arco degli ultimi 365 giorni, il metallo prezioso sconta un ridimensionamento della quotazione in euro del 5,60%, pari a -2,10 euro sul prezzo del grammo (fixing del 10 novembre 2016 a 37,49 euro al grammo). Il grafico mostra comunque, dopo il minimo di periodo toccato l’11 luglio a quota 34,13, una certa tendenza all’apprezzamento. Per quanto riguarda l’anno solare 2017, infine, l’ultima settimana di contrattazioni ha permesso di limare le perdite ad appena il -0,23%.