La moneta d’oro uscita l’8 novembre sottolinea il decimo anniversario dall’inserimento della Repubblica di San Marino nel patrimonio mondiale Unesco.
Il 7 luglio di dieci anni fa l’Unesco riconosceva il centro storico di San Marino e il monte Titano come luoghi meritevoli di essere inseriti nella Lista del patrimonio dell’umanità. L’8 novembre di dieci anni dopo una moneta d’oro da 20 euro sottolinea l’importante ricorrenza.
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La moneta uscita l’8 novembre 2018 ricorda i dieci anni trascorsi dall’inserimento di San Marino nella Lista Unesco del patrimonio dell’umanità.
Mostra la raffigurazione della statua della Libertà con il Palazzo Pubblico, annoverati tra i monumenti più rappresentativi della Repubblica di San Marino.
L’hanno realizzata a due mani Antonella Napolione per il diritto e Uliana Pernazza per il rovescio.
È stata coniata in oro 900 dall’Istituto poligrafico e zecca dello stato di Roma, con un diametro di 21 millimetri e 6,451 grammi di peso.
La moneta, realizzata in sola versione proof in 500 esemplari, è in vendita all’Ufficio filatelico e numismatico di San Marino a 315 euro.
«L’emissione numismatica – si legge sul bollettino illustrativo – intende celebrare l’alto valore simbolico rappresentato dall’iscrizione del centro storico di San Marino e del monte Titano nella Lista del patrimonio dell’umanità, il 7 luglio 2008: San Marino è una delle più antiche repubbliche del mondo e l’unica città-stato che sussiste, rappresentando una tappa importante dello sviluppo dei modelli democratici in Europa e in tutto il mondo e costituisce una testimonianza eccezionale dell’istituzione di una democrazia rappresentativa fondata sull’autonomia civica e l’autogoverno».