PICCOLA STORIA DI UNA GRANDE MONETA PAPALE: LA PIASTRA | 2

Nella seconda, il rovescio presenta la figura di san Francesco, inserita in un’ambientazione scenica diversa, l’aspro paesaggio della Verna: egli, in ginocchio, riceve le stimmate davanti ad un Crocifisso; la scena è racchiusa dalla legenda IN TE SIGNVM NOSTRE REDEMPTIONIS (fig. 3). Entrambe le varianti furono realizzate dallo zecchiere Guglielmo Tronci. Nella zecca di Montalto furono realizzate piastre che raffiguravano, al rovescio, il miracolo della Pentecoste: la Vergine orante al centro, circondata dai dodici apostoli; su tutti dall’alto, la colomba dello Spirito Santo emana i suoi raggi (fig. 4).

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Figura 3 (source: Biblioteca Apostolica Vaticana)
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Figura 4 (source: Biblioteca Apostolica Vaticana)


Anche la zecca di Ancona ebbe le sue piastre, il cui rovescio raffigurava la Madonna col Bambino sulla Santa Casa di Loreto (fig. 5). Fu Urbano VIII Barberini (1623-44) ad emettere alcune delle più belle piastre del XVII secolo, come quella del 1643, anno XX di pontificato, con, al rovescio, la raffigurazione di san Michele Arcangelo che insegue un demonio (fig. 6). La incise Gaspare Morone Mola, che era diventato incisore della zecca pontificia nel 1640, alla morte dello zio Gaspare Mola, uno dei più grandi medaglisti del Seicento, ma anche scultore ed armaiolo, che prima di venire a Roma aveva prestato la sua opera per i Gonzaga, per gli Estensi e per i Medici. Alessandro VII Chigi (1655-1667), il papa che arricchì Roma di splendide, e, in alcuni casi, faraoniche opere, dal gigantesco Colonnato di piazza san Pietro alle tante nuove chiese, ai palazzi, alla sistemazione di piazze e strade, fu particolarmente appassionato di numismatica e coinvolse Gian Lorenzo Bernini nella realizzazione di monete: infatti si deve al geniale architetto napoletano il disegno per la piastra del 1658 celebrante la canonizzazione di San Tommaso da Villanova, incisa quindi dal Morone Mola (fig. 7).

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Figura 5 (source: Biblioteca Apostolica Vaticana)
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Figura 6 (source: Biblioteca Apostolica Vaticana)