“PECUNIA NON OLET”? CHIEDETELO A ZEBY…

documents-button(a cura della redazione) | Siamo abituati da anni, ormai, a veder gironzolare per gli aeroporti i cosiddetti “cani molecolari”, ossia quegli animali addestrati dalle forze di polizia per svelare, grazie al loro finissimo olfatto, partite di stupefacenti o esplosivi. Colpisce un po’ di più che l’addestramento di questi fedeli collaboratori delle forze dell’ordine sia arrivato ad un punto tale da permettere loro di riconoscere anche l’odore delle banconote, del famigerato “cash” (o “nero”, che dir si voglia) che taluni cercano di far passare attraverso le dogane in barba alle normative antiriciclaggio. Il quotidiano “La Stampa”, ad esempio, ha raccontato, nell’edizione online dello scorso 23 marzo (leggi qui l’articolo completo), come Zeby, un mansueto labrador di quattro anni e mezzo, sia diventato in breve tempo “il terrore” di quanti cercano di importare o esportare contante in modo illegale passando dall’aeroporto di Torino-Caselle. Il “cash dog” è stato addestrato presso il Centro cinofilo delle Fiamme Gialle di Castiglion del Lago (Pg) e, tra le sue ultime scoperte, annovera anche quella di 20 mila euro occultati dai genitori addosso a un bambino. Ad oggi, Zeby ha fiutato e scoperto capitali illeciti in transito per circa 700 mila euro. Vale la pena ricordare, in ogni caso, che chiunque può viaggiare portando con sé fino a 10 mila euro in contanti; oltre quella cifra, tuttavia, scatta l’obbligo di denuncia alla dogana.