(di Antonio Castellani) | Entrata nell’euro appena il 1° gennaio scorso, il 12 agosto la Lettonia ha emesso la sua prima moneta celebrativa da 2 euro dedicandola a Riga Capitale Europea della Cultura. La moneta raffigura il panorama del centro storico della capitale lettone, ricco di guglie e campanili, con legenda RIGA 2014. I bozzettisti della moneta sono gli artisti Henrihs Vorkals e Janis Strupulis. L’immagine principale della moneta mostra il centro storico della città di Riga, n che fa parte della lista dei siti dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Nella parte superiore della faccia nazionale l’iscrizione EIROAPS KULTURES GALVASPILSETA (Capitale Europea della Cultura), in basso il nome città e l’anno di emissione RIGA – 2014, in esergo la sigla identificativa del paese (LV). La corona esterna della moneta riporta le dodici stelle della bandiera europea. Un milione gli esemplari in finitura Fdc prodotti, per conto del paese baltico, dalla zecca del Baden Württemberg, parte dei quali confezionati in coincard celebrative.
La coincard contenente la prima 2 euro commemorativa della storia lettone (source: web)Riga è coinvolta nel programma previsto come Capitale Europea della cultura con centinaia di eventi che, per mesi, vedono impegnate circa 12.000 persone sotto l’efficace slogan “Forza maggiore“, ad indicare come la cultura sia, per l’Unione Europea, un elemento di forza maggiore su cui far leva per definire la propria identità e rafforzare le proprie istituzioni. Una curiosità: Riga condivide il titolo di Capitale Europea della Cultura 2014 con la città svedese di Umea, alla quale tuttavia – non essendo peraltro la Svezia membro dell’Eurozona – non viene fatto alcun cenno. Una moneta con tanti campanili, come dicevamo, e forse anche con un pizzico di campanilismo.
Faccia nazionale e faccia comune della 2 euro per Riga Capitale Europea della Cultura 2014 (source: Latvjias Banka)
Il titolo di Capitale Europea della Cultura viene assegnato ogni anno dal Consiglio dell’Unione Europea sostenendo due città allo scopo di rappresentare il nostro continente nel mondo. Sempre più apprezzata, questa iniziativa venne lanciata nel 1985 su proposta dell’attrice Melina Mercouri, ed ha visto susseguirsi anno dopo anno fruttuose manifestazioni che hanno attratto sempre più turisti. La capofila fu Atene ma già a seguire, nel 1986, fu l’Italia a guadagnarsi il titolo con Firenze. Nel 2000 fu la volta di Bologna e attualmente l’Italia è in lizza per ospitare l’edizione 2019 per la quale è stata selezionata insieme alla Bulgaria. Dopo varie scremature le sei candidate finali sono Cagliari, Lecce, Matera, Perugia, Ravenna e Siena. Partendo dal motto di questa iniziativa, “Uniti nella diversità”, ogni città partecipante cercherà di creare una cooperazione tra i vari Stati dell’Unione mostrando l’importanza non solo delle diversità che ci caratterizzano ma soprattutto degli aspetti culturali che ci accomunano.