LA DIVISIONALE 2016 D’ITALIA
RENDE OMAGGIO A BENEDETTO CROCE

(di Mathias Paoletti)| Il 25 febbraio di un secolo e mezzo fa nasceva a Napoli Benedetto Croce, colui che in una vita spesa tra studi storici e letterari, filosofia e critica, narrativa e politica sarebbe diventato il principale esponente del liberalismo italiano. Nella sua filosofia la scienza viene eretta a misura assoluta della realtà, sottomessa in qualche modo alla filosofia, che ha il compito – invece – di spiegare e comprendere il reale. Prese definitivamente le distanze dal fascismo a seguito del delitto Matteotti la filosofia crociana, ispirata al liberalismo sociale e improntata alla storiografia, diventa il faro morale dell’antifascismo grazie a quella che Croce definisce “religione della libertà”; così, la sua figura assume una statura morale tale da farne, per tutti gli oppositori alla dittatura, un punto di riferimento e, nel dopoguerra, uno personaggi più rispettati nel nostro Paese, al punto da essere proposto per la Presidenza della neonata Repubblica Italiana.

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Sembra quasi “guardare negli occhi” la Filosofia, l’intenso Benedetto Croce modellato da Maria Silvia Petrassi per la 5 euro inserita nella divisionale tricolore 2016 (source: IPZS)


Il pensiero, specialmente politico, di Benedetto Croce ha di recente goduto di un rinnovato apprezzamento e di una riscoperta anche al di fuori dell’Italia, specie in Europa e nel mondo anglosassone (compresi gli Stati Uniti), dove Croce viene considerato come uno dei più eminenti teorici del liberalismo ed un autorevole oppositore dei totalitarismi, al pari di nomi celeberrimi come Karl Popper.

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L’affresco di Raffaello cui si è ispirata l’autrice della moneta per simboleggiare l’opera e il pensiero di Croce (source: web)


Benedetto Croce si spegne a Napoli il 20 novembre del 1952 e oggi l’Italia gli rende omaggio con quella che è la settima emissione della collezione numismatica prevista dal calendario 2016. Inserita nella serie divisionale da 10 pezzi fior di conio, la moneta presenta un facciale di 5 euro, è coniata in argento con tiratura limitata (11.000 esemplari) ed è stata ideata da Maria Silvia Petrassi, artista‐incisore della Zecca dello Stato. Sul dritto – sobrio ed elegante – è effigiato il busto di Benedetto Croce ispirato ad un ritratto a pastello su cartone opera di Arturo Rietti (1863-1943) conservato a Napoli, a Palazzo Filomarino, il tutto entro una composizione geometrica e con, in esergo, l’iscrizione REPUBBLICA ITALIANA e sul lato, in verticale, la firma PETRASSI dell’autrice; sul rovescio, invece, l’artista ha inserito al centro un particolare dell’affresco di Raffaello rappresentante la Filosofia che l’artista urbinate realizzò all’interno dei Palazzi Vaticani, nella celebre Stanza della Segnatura); nel giro, in alto, BENEDETTO CROCE, ai lati le date 1866 e 2016, il valore 5 EURO e il segno di zecca R.

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Il blister in cui la Zecca distribuisce le otto monete standard del 2016 e la 2 euro per Plauto (source: IPZS)


La moneta, che è disponibile a partire dal 30 giugno solo nella confezione della serie annuale italiana comprendente gli 8 valori di normale circolazione e la 2 euro per i 2200 anni dalla morte di Plauto, ha come di consueto un diametro di 32 millimetri per 18 grammi di peso, al titolo di 925 millesimi. L’intera serie viene commercializzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato al prezzo di 54 euro. A 24 euro, con una tiratura di 12.000 blister, è invece disponibile la serie 2016 composta da 9 valori contenente gli euro spiccioli 2016 da 1 centesimo a 2 euro e la bimetallica plautina.