IN LIBRERIA: “SULLE MONETE DELLE PROVINCIE MERIDIONALI D’ITALIA DAL XII AL XV SECOLO”

documents-button(a cura della redazione) | Dopo un secolo dalla sua realizzazione è stata finalmente data alle stampe un’opera ad oggi rimasta inedita e fondamentale per gli studi numismatici. La Biblionumis Edizioni di Terlizzi (Ba) fondata da Luca Lombardi ha infatti deciso di fare il suo esordio nel panorama editoriale italiano offrendo agli studiosi l’opera “Sulle monete delle provincie meridionali d’Italia dal XII al XV secolo”, di Arthur Sambon. Identificata nel tempo con titoli eterogenei – tra i più noti: Le monete del Reame di Napoli e Sicilia” e “Normanni, Svevi, Angioini” –, prima di questa pubblicazione l’opera del Sambon (1866-1947) poteva essere studiata e apprezzata solo da quei pochissimi numismatici che avevano la fortuna di possederla sotto forma di bozze di stampa. Mai diffusa e commercializzata per ragioni rimaste inspiegate, la fatica dell’insigne numismatico napoletano voleva essere parte di un ambizioso progetto editoriale, mai compiuto, che agli inizi del Novecento si poneva l’obiettivo di analizzare tutte le monete del Meridione coniate dal VII al XIX secolo.

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Un’opera antica e importante finalmente recuperata (source: BiblioNumis)

L’opera prende in esame le monete indicate nel titolo: si apre con l’analisi delle monete di Ruggero II (1130) e termina per la sezione continentale con le monete del duca Giovanni d’Angiò battute a nome del padre Renato, che rivendicava il trono di Napoli (1459-1464), e per la parte che fa riferimento alla Sicilia con le emissioni a nome di Ferdinando I il Cattolico (1412-1416). La scelta della sua ristampa è destinata ad avere sicuro peso nell’editoria numismatica, se si tiene conto che l’opera del Sambon, nonostante il suo carattere inedito, è diventata un testo fondamentale per gli studiosi del settore tanto da essere altamente citata e considerata nei più importanti volumi di interesse scientifico, editi negli ultimi decenni, dedicati alle monete medievali dell’Italia meridionale e della Sicilia (tra i tanti è opportuno citare il “Mec XIV”). L’interesse dell’opera si deve altresì alle attente analisi critiche delle monete effettuate dal Sambon alla luce di una miriade di documenti ora non più esistenti, perché andati distrutti durante la Seconda guerra mondiale, dei quali si apprende l’esistenza dalla lettura del testo.

Pubblicata oggi a cura di Luca Lombardi con prefazione di Giuseppe Ruotolo, l’opera è stata stampata in un numero limitato di copie e in una veste editoriale particolarmente curata. Di grande formato, il volume si presenta infatti edito su carta avoriata e rilegato con copertina cartonata. Un numero limitatissimo di copie, appena dieci, è disponibile con legatura artigianale costituita da pelle, carta marmorizzata e titoli in oro al dorso. A riprova della quaità di questo evento editoriale, la pubblicazione è stata realizzata sotto l’egida della Accademia Italiana di Studi Numismatici.