FRAMMENTI NUMISMATICI: UN INEDITO CAVALLO
PER CARLO VIII DELLA ZECCA DE L’AQUILA

(di Realino Santone) | Con questa nota vogliamo presentare una interessante e nuova variante inedita del cavallo aquilano, coniato in bassa lega di rame a nome di re Carlo VIII di Francia nella zecca abruzzese de L’Aquila nel 1495. La particolarità di questa moneta è quella di avere al dritto una corona d’alloro lungo il bordo, al posto del consueto cerchio perlinato; una caratteristica già notata dai numismatici Alberto D’Andrea e Christian Andreani, che riportano nel loro volume “Le monete dell’Abruzzo e del Molise” un cavallo con dritto simile, al n. 137, variante per una “ghirlanda floreale”, ma dal rovescio diverso, con croce tripartita, mentre nell’esemplare oggetto di questa segnalazione la croce è patente ancorata.

L’inedita variante di cavallo de L’Aquila apparsa recentemente in asta (source: Artemide)


Questa la descrizione di questa inedita variante, recentemente apparsa in asta: D/ KROLUS D * G * REX * FRR, scudo di Francia coronato, lungo il bordo corona d’alloro; R/ CIVITAS + AQUILANA, aquiletta coronata, croce patente ancorata dentro doppio cerchio lineare, bordo perlinato. L’esemplare esitato in incanto Artemide (asta senza riserva chiusa il 12 aprile 2017, lotto 164) è in rame, pesa 1,61 grammi e manca in tutti i testi consultati, dal “Corpus Nummorum Italicorum” volume XVIII al “Monete Italiane Regionali. Italia Meridionale Continentale. Zecche minori” (di Michele Chimienti e Franco Rapposelli, Edizioni Numismatica Varesi 2013) al già citato lavoro di D’Andrea e Andreani edito nel 2007. La si può considerare dunque, alla stregua del n. 137 di quest’ultimo catalogo, di rarità R4.