IN PISTA UNA 10 EURO PER ENZO FERRARI,
MITO ITALIANO DEL ‘900

(dal nostro inviato Roberto Ganganelli) | Ve lo avevamo anticipato in dicembre: il programma numismatico “Europa Star” che, ogni anno, riunisce parte delle zecche del continente sotto la bandiera di un tema comune, dal 2016 avrebbe fatto un importante passo avanti. La Francia, infatti, ha elaborato per questo “giro numismatico” una faccia comune – basata sulla stella a cinque punte, il logo del programma ed alcuni elementi geometrici composti – che le altre officine monetarie avrebbero potuto adottare (qui l’articolo completo). Nulla si sapeva finora, invece, in merito sia alla partecipazione dell’Italia al giro di emissioni 2016 – dedicate alla modernità del XX secolo, declinata in tutte le sue sfaccettature – né in merito all’adozione o meno della struttura creata dalla zecca transalpina. La World Money Fair, tuttavia, ha contribuito a dissipare ogni dubbio: anche il nostro paese sarà della partita, e niente meno che con una coniazione dedicata ad Enzo Ferrari (1898-1988), fondatore dell’omonima, celeberrima casa automobilistica simbolo del “made in Italy” nel mondo e fresca di quotazione a Wall Street. Un marchio conosciuto in tutto il mondo, quello del cavallino rampante, famoso nel mondo delle corse come in quello del lusso. Possedere una Ferrari, infatti, è considerato ovunque uno “status symbol”. 

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Davvero splendida la rielaborazione italiana della faccia comune “Europa Star Programme” nata dal talento di Maria Carmela Colaneri (source: Ipzs)

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C’è l’inconfondibile ritratto del “Drake” sul rovescio dei 10 euro targati Ferrari (source: Ipzs)


I 10 euro in argento proof, firmati Maria Carmela Colaneri, vedranno al rovescio l’inconfondibile ritratto del “Drake”, il padre delle “rosse”, con a sinistra il cavallino rampante simbolo dell’azienda e il valore 10 EURO sagomato, nello stile dei numeri identificativi delle auto da corsa. Il nome del personaggio – scritto in verticale, su due righe – e la data 2016 completano la composizione, armonizzata e resa più dinamica da alcuni elementi geometrici a mo’ di “cornice”. Ben riuscita anche la versione italiana del dritto comune: al centro della stella, infatti, l’autrice ha collocato – come in un elegante cammeo – il profilo di una giovane donna, simbolo della Repubblica Italiana, con foglie di quercia e d’alloro, frammenti di ruota dentata e una leggera corona turrita. Tutti gli elementi fondamentali, insomma, dell’emblema e dell’iconografia nazionali, scomposti e ricomposti in maniera modernissima e armonica. La firma COLANERI e il segno di zecca R completano il tutto, assieme alla legenda REPUBBLICA ITALIANA.

Sotto il profilo della finitura, sarebbe auspicabile che l’Italia adottasse una soluzione simile a quella francese della moneta per Yves Saint Laurent, alternando elementi satinati ad altri con fondo lucente; vista in anteprima la coniazione transalpina, l’effetto appare di forte impatto e modernità. Sarebbe stato interessante, infine, ipotizzare anche su questa moneta – oltre che sul conio per il Corpo Militare della Croce Rossa – un inserto colorato (il cavallino in nero e/o il nome del personaggio in rosso). Ma, come noto, specie nella numismatica tricolore le novità hanno bisogno di tempo e di gradualità per essere accettate!