CONII TEDESCHI PER MONETE CINESI:
UNA STORIA A LIETO FINE

(dal nostro inviato Roberto Ganganelli) | L’ultima edizione della World Money Fair di Berlino è stata l’occasione per ammirare i positivi risultati di una iniziativa condotta in sinergia tra le autorità pubbliche tedesche, alcune realtà commerciali ed appassionati privati al fine della valorizzazione e della tutela di un frammento di patrimonio storico e numismatico. Si tratta, nello specifico, di quanto fatto dalla ditta Künker tra il 2012 e oggi in collaborazione con il Kunstumuseum “Moritzburg” di Halle, città della Sassonia-Anhalt, per rendere visibili – dopo un approfondito studio – un eccezionale insieme di 42 conii e 36 punzoni per monete cinesi realizzati dallo stabilimento Otto Beh di Esseling tra XIX e XX secolo.

E’ stato annunciato infatti – durante una cerimonia tenutasi all’Estrel Hotel il 4 febbraio – che i preziosi materiali creatori, passati in asta Künker nel giugno 2012, e per l’occasione catalogati sistematicamente, saranno donati al museo di Halle andando così ad arricchire un gabinetto numismatico già molto interessante per quanto riguarda la monetazione dell’Estremo Oriente. Non a caso, nella cittadina sassone, è conservata ed esposta anche la collezione di monete cinesi di Joachim Krüger, la seconda più importante nel settore in Germania.

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La cerimonia di presentazione dei conii di Otto Beh (source: author)


La Germania, non a caso, è strettamente legata alla Cina e alla sua monetazione nel periodo tra ‘800 e ‘900 dal momento che alcune ditte tedesche come la Schuler furono tra le prime fornitrici di presse e macchinari da conio e che altre, come quella fondata da Otto Firedrich Immanuel Beh, misero a punto con i loro incisori una notevole quantità di conii e punzoni che vennero impiegati da varie zecche provinciali cinesi. Beh, in particolare, ottenne quella che è considerata la più cospicua commessa del XIX secolo nel settore, venendo chiamato a fornire più di 200 conii dai quali, in molti casi, uscirono capolavori in tondello oggi rarissimi ed ambiti sul mercato internazionale. Di quei conii, poi, si persero le tracce fino al 2012.

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La speciale due once in oro (n. 1 di 20) messa all’asta a favore del museo di Halle: ha spuntato 10 mila euro (source: web)


Già esposti una prima volta a Macao nel dicembre scorso, i conii e i punzoni cinesi di Otto Beh sono stati visibili anche nel corso della World Money Fair; durante l’evento, inoltre, la ditta Künker ha consegnato al Kunstumuseum “Moritzburg” un assegno di 12.500 euro, frutto della vendita all’asta di alcune speciali once in oro e in argento denominate Berlin Panda e fatte coniare in edizione speciale per la fiera da Michael Chou, presidente della Champion Auction di Hong Kong. La cifra sarà destinata alla musealizzazione dei conii e alle attività del gabinetto numismatico di Halle. 

Un bell’esempio, non trovate?