COLF RUBA MONETE ANTICHE
E LE RIVENDE AL “COMPRO ORO”

(a cura della redazione) | Un furto di monete antiche, per un valore stimato di ben 300 mila euro, ha portato la polizia a sequestrare otto negozi di “compro oro”, in Piemonte. I titolari sono indagati per ricettazione: secondo le accuse, mosse dal giudice Andrea Padalino che coordina le indagini, avrebbero acquistato le monete fingendo di ignorare la loro provenienza illecita. L’inchiesta nasce dalla denuncia di un collezionista numismatico derubato a più riprese dalla sua colf: grazie ad una telecamera nascosta ha scoperto che la donna faceva razzia un po’ alla volta, saccheggiando la raccolta e confidando nel fatto che il proprietario non si sarebbe accorto dei furti. Interrogata dalla polizia, ha confessato di aver venduto alcune monete in un “compro oro”.

Così sono scattate le investigazioni del Commissariato San Paolo di Torino: gli agenti hanno perquisito i negozi e ricostruito il percorso seguito da alcune monete, rivendute all’estero. Il titolare del negozio ha ammesso di aver ceduto le monete a un uomo che viveva in Svizzera, ignorandone la provenienza. L’acquirente, rintracciato dagli investigatori, ha ammesso di aver comprato 26 monete per 15 mila euro. Dell’acquisto delle monete però non c’era traccia nei registri dei metalli preziosi. Tra gli esemplari al centro dell’inchiesta anche un raro aureo dell’imperatore Carino.