CATANZARO RINNOVA E RIAPRE
UN ANTICO MEDAGLIERE

(di Antonio Castellani) | Una collezione numismatica che ha raggiunto l’importante numero di 8 mila monete. Uno prezioso scrigno di storia e cultura custodito nel cuore di Catanzaro riallestito con l’intento di trasmetterne ai cittadini e ai tanti visitatori che la struttura merita di accogliere. Martedì 13 dicembre ha riaperto i battenti, dopo la ridefinizione degli spazi, la manutenzione delle finiture e il nuovo allestimento museografico, impiantistico e multimediale, il Museo Archeologico e Numismatico della Provincia di Catanzaro. Gli interventi sono stati effettuati per un ammontare di 400 mila euro.

Il palazzo del XIX secolo sede del museo – Villa Margherita – è di proprietà dell’Amministrazione provinciale, ospita il Museo archeologico dal 1897 ed è stato oggetto di una importante ristrutturazione all’inizio degli anni 2000. La collezione di monete e di reperti nasce invece nel 1872 e rappresenta la più antica istituzione museale calabrese. La dotazione è composta da monete e oggetti archeologici derivanti da ricerche volute tra la fine dell’800 e i primi anni del ‘900 dalla Commissione Conservatrice per le Antichità e gli Oggetti d’Arte, nonché da acquisizioni e donazioni private.

L’archeologo Alessandro Russo e il collega della Soprintentenza Alfredo Ruga hanno presentato il percorso museale e l’allestimento che hanno avuto come obiettivo la ricostruzione della storia del territorio di Catanzaro nelle epoche passate attraverso i reperti recuperati da siti di scavo locali, rendendola di facile acquisizione e comprensione ai visitatori. I criteri adottati sono stati di tipo cronologico e contestuale ricostruendo un percorso che dalla preistoria al Medioevo, analizza i singoli contesti ricostruibili, in confronto con la situazione generale della Calabria nei vari periodi storici.