ARGENTO DA LISBONA
PER LA “PERLA NERA” DEL FOOTBALL

(di Mathias Paoletti) | Nato nel 1942 e scomparso nel 2014, Eusébio da Silva Ferreira – per tutti Eusébio, detto anche “o Pantera Negra” (il Pantera Nera), “o Pérola Negra” (il Perla Nera) e ancora, “o Rei” (il Re) – nonostante la recente fama mondiale conquistata da Cristiano Ronaldo è ancora considerato da molti il più grande giocatore di calcio che il Portogallo abbia avuto nella sua storia. Pallone d’oro nel 1965, Scarpa d’oro nel 1968 e nel 1973, vincitore di dieci campionati nazionali e di cinque coppe di Portogallo, trascinatore del Benfica alla conquista della Coppa dei Campioni nella stagione 1961-1962, Eusébio ha da poco ricevuto dal suo paese, o meglio dalla zecca di Lisbona, un meritato – e purtroppo postumo – omaggio numismatico.

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Eusébio, un mito del calcio conosciuto in tutto il mondo (source: INCM)


L’Imprensa Nacional Casa da Moeda lo ha scelto, infatti, come soggetto della prima moneta di una nuova serie dedicata agli eroi dello sport portoghese, “figure che, con il loro esempio di impegno, volontà e talento – si legge in una nota ufficiale – sono diventate una fonte di orgoglio e di ispirazione per diverse generazioni di portoghesi”. La moneta, in argento 925 millesimi, misura 33 millimetri di diametro per un peso di 13,50 grammi ed ha un valore facciale di 7,50 euro. Con un limite di emissione fissato in 5 mila esemplari proof, la moneta per Eusébio viene commercializzata alla fonte al prezzo di 55,35 euro.

Al dritto, modellato dall’artista André Carrilho, è ritratto il campione del football come appariva nei primi anni della carriera, capelli cortissimi ed inconfondibile sorriso. Attorno PORTUGAL 2016 e EUSÉBIO; al rovescio, invece, il giocatore è colto nel gesto acrobatico del tiro, con stile modernissimo ed essenziale. Solo il valore nominale e lo stemma nazionale portoghese completano la composizione. Certamente, da lassù, il grande Eusébio starà sorridendo per la recente vittoria della nazionale lusitana ad Euro 2016 anche se – visto il livello di gioco espresso da CR7 e compagni – starà forse pensando che con lui in campo ci sarebbe stato ancora di più da divertirsi…