UN CONVEGNO PER CELEBRARE IL GROSSO MASSETANO

(a cura della redazione) | Venerdì 20 e sabato 21 ottobre si è tenuto presso l’ex Convento di Santa Chiara, in Piazza XXIV Maggio a Massa Marittima, cuore delle Colline Metallifere toscane, il convegno dal titolo “Per una storia economica e sociale della Toscana bassomedievale: le monete e le zecche”. L’evento rientrava nel programma delle celebrazioni dei settimo centenario della coniazione nella cittadina maremmana del grosso massetano. Nel 1317 infatti iniziò l’attività della zecca di Massa Marittima, l’unica della Maremma e una delle poche in Toscana insieme a quelle di Firenze, Arezzo, Chiusi, Volterra, Pisa e Lucca. Grazie alla straordinaria ricchezza delle miniere di rame e argento nel suo territorio, la città raggiunse particolare prestigio nel Medioevo e, affrancandosi dalla signoria vescovile, acquisì una propria autonomia politica affermandosi tra le maggiori città della Toscana Meridionale.

L’intervento di Willam R. Day Jr. (source: GDN)


A testimonianza di questa grandezza sono i grandi edifici civili e religiosi costruiti in quel periodo, come la Cattedrale di San Cerbone, e la presenza in città dei maggiori artisti dell’epoca come Giovanni Pisano, Giroldo di Jacopo da Como, Ambrogio Lorenzetti, Goro di Gregorio e Duccio da Boninsegna. Per valorizzare quello che fu uno dei momenti più importanti della storia dell’antica Massa di Maremma l’Amministrazione comunale ha organizzato un fitto calendario di eventi tra i quali questo convegno in cui sono stati analizzati con un taglio multidisciplinare gli apporti che lo studio delle monete e delle zecche può portare alla ricostruzione dei fenomeni economici e quindi politico-sociali che caratterizzarono la Toscana del Trecento.

Tanti gli studiosi, ricercatori e storici di fama nazionale e internazionale che hanno partecipato alle due giornate di studio con il coordinamento scientifico di Monica Baldassari; nell’ordine degli interventi: Lucia Travaini, Monica Baldassarri, William R. Day, l’accademico Massimo Sozzi, Giuseppina Carlotta Cianferoni, Giovanni Roncaglia, Isabella Carli, Giovanna Bianchi, Cristina Cicali, Luisa Dallai, Cinzia Lombardi, Maurizio Negri, Alessandro Fichera, Maria Luisa Ceccarelli Lemut, Amedeo Feniello, Stefano G. Magni, Alma Poloni, Gian Paolo Scharf, Ignazio del Punta, Alessandro Furieri e Marco Paperini.

La relazione di Massimo Sozzi (source: GDN)


Dopo il convegno, alle ore 17 del 21 è stata organizzata una visita, guidata da Monica Baldassarri e Massimo Sozzi, alla mostra “Monete e zecche nella Toscana del Trecento” esposta fino al 31 dicembre al Complesso Museale di San Pietro all’Orto, in cui si possono ammirare alcuni esemplari di monete e tutti i conii finora conosciuti della zecca massana, il documento del 1317 di istituzione della zecca oltre ad una rassegna dei principali tipi di monete circolanti in Toscana all’inizio del Trecento.

Alla fine del convegno grande è stata la soddisfazione sia degli organizzatori, che dei relatori e del pubblico, che ha potuto assistere ad un importante confronto fra studiosi e a scambi di opinioni fra i relatori a conclusione di ogni sessione. Il convegno è stato patrocinato da: Soprintendenza Archeologica delle Belli Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto, Arezzo, Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Società Storica Pisana, Comune di Volterra, Comune di Siena, Parco Nazionale delle Colline Metallifere grossetane, Tuscan Minino Geopark.