IPZS: UN OMAGGIO ALL’EUROPA
NELLA DIVISIONALE FIOR DI CONIO 2017

(a cura della redazione) | Le recenti celebrazioni dei sessant’anni dalla firma dei Trattati di Roma hanno portato con sé anche un ricordo numismatico: l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, infatti, il 22 marzo ha ufficialmente emesso la serie divisionale millesimata 2017 in versione fior di conio e contenente gli otto euro spiccioli di normale circolazione, la bimetallica per i quattrocento anni dal completamento della basilica di San Marco a Venezia (leggi qui l’articolo sulla versione proof, appena commercializzata) e la moneta in argento da 5 euro creata, proprio in omaggio all’Unione Europea e alla sua storia, da Maria Carmela Colaneri. Della serie annuale fior di conio sono stati realizzate diecimila confezioni, che la Zecca ha posto in vendita al pezzo di 54,00 euro.

La Venere Capitolina, Piazza del Campidoglio e la mappa d’Europa a ricordare i 60 anni dai Trattati di Roma (source: IPZS)


Piacevole la resa finale dei bozzetti della 5 euro (mm 32 per 18 grammi a 925 millesimi di titolo, come di consueto), azzeccata anche la scelta di porre questa moneta ad impreziosire la serie annuale del 2017 ma perché, si sono già chiesti molti collezionisti ed operatori del settore, mettere sul mercato una divisionale “zoppa” senza includere anche la seconda 2 euro celebrativa prevista per quest’anno, quella per Tito Livio e il bimillenario della sua scomparsa? A detta di molti – e sottoscriviamo – il concetto di serie divisionale dovrebbe infatti comprendere tutte le monete di circolazione emesse nel corso dell’anno (quindi dal centesimo ai 2 euro, compresi quelli speciali che – in ogni caso – hanno corso nell’intera Unione). Il resto impreziosisce, d’accordo, ma rientra in quel novero di coniazioni celebrative in metallo prezioso che ha corso legale solo entro i confini della nazione che le ha emesse.