VIDEONEWS: OPERAZIONE “TEMPIO
DI HERA”, CONTRO BANDA DI TOMBAROLI
E RICETTATORI

(a cura della redazione) | Sono stati presentati il 18 gennaio i risultati dell’operazione “Tempio di Hera” iniziata nel 2014 dai carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza, che hanno operato su ordine del GIP del Tribunale di Crotone Michele Ciociola. “A capo del sodalizio un settantenne crotonese – fanno sapere i carabinieri – noto per aver partecipato quale relatore a consessi e corsi di archeologia, ergendosi a paladino dell’archeologia crotoniate. Competente numismatico e autore di alcuni volumi sulla monetazione magnogreca calabrese, stimato perito anche in ambienti giudiziari e già docente di latino e greco al Liceo classico ‘Pitagora’, il settantenne è anche stato consulente per la Procura in alcune indagini e ha collaborato con testate giornalistiche occupandosi di archeologia e numismatica”.

“Grazie alle sue vaste conoscenze in materia – proseguono i militari -, quale principale promotore del locale traffico illecito, l’uomo indirizzava le squadre di tombaroli, traendone i frutti del saccheggio, verso le aree del Crotonese non ancora indagate dell’archeologia ufficiale, incurante dei metodi di ricerca utilizzati”. Sia le fasi di scavo clandestino che i passaggi commerciali illeciti e i contatti con i clienti finali sono stati documentati dagli inquirenti con intercettazioni ambientali e telefoniche.

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Parte dei reperti recuperati dal Nucleo TPC dei Carabinieri nell’ambito dell’operazione “Tempio di Hera” (source: web)


Due le misure di custodia cautelare in carcere spiccate dal GIP, insieme a un’ordinanza di arresti domiciliari – a carico di un soggetto tuttora irreperibile – mentre restrizioni di dimora sono state decise a carico di altre quattro persone; obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, invece, per gli altri accusati. Il principale ricettatore a livello locale, secondo al Procura, è un ottantenne, anch’egli apparentemente paladino della tutela dei beni archeologici ma, in sostanza, “collezionista” senza scrupoli. La brama di oggetti antichi lo ha portato, negli anni, ad accumulare quasi duemila reperti, che ha addirittura esposto in un suo museo privato. Eseguiti, nell’ambito dell’operazione “Tempio di Hera”, anche 47 decreti di perquisizione locale e personale a carico di altrettanti indagati, con contestuale avviso di garanzia. Sequestrati numerosi reperti di provenienza illecita, tra i quali anche monete antiche.

La notizia è stata diffusa da varie testate locali e nazionali. “Il Crotonese”, fra gli altri, ha realizzato un servizio video con intervista al generale Fabrizio Parrulli, comandante del Nucleo TPC dei Carabinieri, che potete visualizzare qui sotto.