VIDEONEWS: LA MISTERIOSA EREDITA’ IN FILIGRANA
DEL GRANDE ROBERT DEODAAT EMILE OXENAAR 

(a cura della redazione) | L’artista olandese Robert Deodaat Emile Oxenaar, uno tra i più grandi e innovativi creatori di banconote del mondo, è scomparso all’età di 87 anni lo scorso 13 giugno a Manomet, nel Massachussets, dove viveva da tempo. Nei suoi ultimi anni di carriera aveva insegnato progettazione grafica presso la Rhode island School of Design di Providence. Oxenaar – soprannominato “Ootje” – ha progettato due serie di banconote nel periodo 1966-1985, mentre lavorava per la De Nederlandsche Bank, la banca centrale olandese. La prima, caratterizzata da ritratti di figure chiave della storia dei Paesi Bassi e immessa in circolazione a partire dalla fine degli anni Sessanta, si distingueva per i colori vivaci – una rarità, all’epoca – e per l’uso di uno sfondo bianco. Non tutti sanno che questa serie ha, tuttavia, un’ulteriore particolarità: l’utilizzo da parte dell’artista di una serie di dettagli “segreti” dal tono addirittura scherzoso. Sulla banconota da 5 fiorini, senza che ne venisse messa a conoscenza la banca, l’autore incise ad esempio il proprio soprannome, “Ootje”, in caratteri microscopici. Inoltre, se si osserva da vicino l’immagine del volto Frans Hals’ sul biglietto da 10 fiorini, si può distinguere l’impronta digitale dello stesso Oxenaar.

I 10 fiorini olandesi progettati da Ootje, per l’epoca una banconota di grande modernità stilistica (source: archive)


In un’intervista rilasciata nel 2007 alla “Creative Review”, Ootje ha rivelato un altro trucco legato alle impronte digitali. Come ha spiegato, “Era ormai per me diventato un ‘sport’ mettere nelle banconote che creavo elementi che nessuno voleva! Ad esempio sui 1000 fiorini: ero molto orgoglioso di avere la mia impronta digitale su questa banconota, per la precisione quella del mio dito medio! La cosa venne alla luce, ma era troppo tardi quando i funzionari della banca lo scoprirono e alla fine decisero che non avrebbero interrotto la produzione “.

Quando arrivò il momento per una nuova serie di banconote per i Paesi Bassi, Oxenaar era già così apprezzato da avere di fatto campo libero. Dopo la riprogettazione dei 5 fiorini, il successivo progetto fu l’alto valore da 100 fiorini. Ootje fu orgoglioso del fatto di poter sostituire Michiel de Ruyter, che egli chiamava “il nostro criminale di guerra, il Grande Ammiraglio” con un pacifico volatile, il beccaccino d’acqua in via di estinzione. Il biglietto ebbe, neanche a dirlo, un clamoroso successo popolare.

Biglietto da 50 fiorini con l’ape “casualmente” atterrata sul girasole (source: archive)


Poi fu la volta della famosa banconota gialla da 50 fiorini avente come soggetto un girasole. L’ape sul fiore non fu, tuttavia, uno lampo di ispirazione artistica. Quella non era la sua posizione originale. L’insetto era stato incollato correttamente sul “mock-up” del biglietto, ma si spostò per caso fino a “atterrò” sul fiore, dove poi è rimasto. Il più grande “scherzo in filigrana” di Oxenaar, e l’ultimo della sua celebrata carriera, riguarda invece la banconota 250 fiorini con soggetto un faro. Nella parte superiore della struttura, questo comprendeva tre nomi: quello di un amico segreto, quello della sua fidanzata Ria, e infine il nome di sua nipote Hannah. Ootje inserì anche nella filigrana il coniglio della sua compagna, in modo che tutti gli olandesi sarebbero andati in giro… con il suo coniglio in tasca!

“The Money Maker”, un video di lingua inglese su YouTube che potete visualizzare qui sotto, racconta l’affascinante storia e le creazioni del grande Ootje, maestro della banconota… con il senso dell’umorismo.