UNA PRUDENZA TUTTA D’ORO INAUGURA LA SERIE DELLE VIRTU’ CARDINALI

documents-button(di Antonio Castellani) | Terminato il programma triennale dedicato alle Virtù teologali, l’Ufficio Filatelico e Numismatico del Governatorato vaticano inaugura  il 3 dicembre una serie quadriennale di emissioni incentrate sul taglio aureo da 200 euro in oro che, dal 2015 al 2018, sarà dedicato alle Virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Queste, non a caso, secondo la teologia cristiana costituiscono “il cardine” di una vita dedicata al bene e tutte le altre virtù umane si raggruppano attorno ad esse. “La prudenza, in particolare, è la virtù che – fanno sapere dal Vaticano – dispone la ragione a discernere in ogni circostanza il nostro vero bene ed a scegliere i mezzi adeguati per compierlo. Detta ‘Auriga virtutum’, ossia “il cocchiere delle virtù”, la prudenza dirige le altre indicando loro regola e misura”.

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I 200 euro vaticani 2015 in emissione il 3 dicembre sono dedicati alla virtù cardinale della prudenza (source: Ufn Scv)


La realizzazione della moneta da 200 euro di quest’anno – coniata in soli 499 esemplari dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato di Roma – è opera del maestro Mariangela Crisciotti, mentre i conii sono stati incisi con la consueta bravura da maestro Ettore Lorenzo Frapiccini. Sul dritto della moneta è ritratto papa Francesco assorto in preghiera, a proseguire la serie dei ritratti “non canonici” di papa Bergoglio, che appare su moneta molto più spesso in momenti di raccoglimento, in gesti di abbraccio e di saluto, col sorriso e le braccia aperte piuttosto che, come è avvenuto per altri pontefici, in modo “solenne” e classico. Sul rovescio, invece, trova spazio un’armoniosa personificazione della prudenza ispirata dai disegni calcografici dell’incisore ottocentesco Giovanni Sanguinetti, a loro volta mutuati da una diffusa ed antica iconografia che vede la prudenza come una donna con il capo coperto da un elmo, che regge nella mano destra lo specchio nel quale si riflette e si guarda alle spalle e nella sinistra il serpente, attorcigliato al braccio. Il serpente, in questo caso, è simbolo della sapienza che opera contro le avversità, ma anche della logica e del tempo che si rinnova ciclicamente. Lo specchio è invece un attributo della virtù stessa che pone la conoscenza di se stessi quale condizione preliminare per la realizzazione del bene. La persona virtuosa, infatti, tende al bene, lo ricerca e lo sceglie attuandolo con azioni concrete.

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La prudenza al rovescio di una medaglia del 1524 opera di Girolamo Santacroce per Andrea Carafa, conte di Sanseverino (source: H.D. Rauch)


La moneta da 200 euro del Vaticano, che come consuetudine è realizzata in versione proof, pesa 40 grammi d’oro a 917 millesimi, ha un diametro di 38,5 millimetri e il bordo scanalato. Prezzo di emissione all’altezza, come al solito, del prestigioso nominale e fissato a 2990,00 euro.