TORINO, DOPO 33 ANNI TORNA A CASA
LO STATERE DI AMATUNTE

(a cura della redazione) | Una rara moneta cipriota, risalente al V secolo avanti Cristo – per l’esattezza, uno statere della zecca di Amatunte – è tornata a casa, nel Medagliere Reale dei Savoia di Torino dal quale  era stata trafugata nel 1983. Si tratta di uno degli esemplari numismatici che arricchiscono il Medagliere sabaudo, circa 30 mila monete antiche messe insieme da re Carlo Alberto, custodito nel deposito del Museo Civico di Torino. La moneta raffigura su entrambe le facce un leone, simbolo per eccellenza di forza e potere: sul dritto sono visibili il muso e le zampe, sul rovescio l’animale compare invece accucciato e sovrastato da un’aquila in volo.

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Il rovescio dello statere di Amatunte recuperato sul mercato tedesco (source: ANSA)


Il fortunoso ritrovamento è avvenuto grazie alla segnalazione di un collezionista, che ha riconosciuto la moneta nel catalogo di vendita di un commerciante tedesco. L’importanza della moneta viene già segnalato nel 1883 dalla rivista francese “Revue Numismatique”, che ne indica anche l’esatto peso in 11,12 grammi. “Un’informazione di grande importanza per l’identificazione perché – ha spiegato l’archeologo Federico Barello, della Soprintendenza  di Torino – nell’antichità monete uguali avevano sempre pesi leggermente diversi a causa dei metodi di misurazione meno raffinati degli attuali”.

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Un’immagine della ricollocazione della moneta nel Medagliere torinese (source: ANSA)


Il riscontro finale è avvenuto sull’inventario manoscritto del Medagliere del 1887, custodito presso l’Armeria del Palazzo Reale di Torino, dove il 2 settembre scorso, alla presenza del direttore Mario Epifani, è avvenuta la restituzione. Lo statere di Amatunte sarà d’ora in poi esposto nell’ambito del circuito di visita dei Musei Reali. I visitatori potranno ammirare l’esemplare nella saletta del Medagliere, progettata da Pelagio Palagi nel 1835. Per il futuro, la direzione del museo hai intenzione di scannerizzare tutte le monete dei Musei Reali, unico modo davvero infallibile per assicurarne un riconoscimento certo in caso di furto.

Catalogazioni efficienti e puntuali, collaborazione internazionale, cooperazione tra autorità statali e collezionisti: ecco il segreto di un’autentica tutela dei beni numismatici.