TESORI NUMISMATICI: QUANDO LA GRAN BRETAGNA FA SCUOLA

documents-button(di Antonio Castellani) | Non per piangerci addosso, né per cullarci nell’adagio per cui “da noi va tutto male”, ma solo per dovere di cronaca segnaliamo due recenti, positive notizie – provenienti dal Regno Unito, rilanciate dalla Bbc e riguardanti ritrovamenti numismatici – che potrebbero insegnarci qualcosa. La prima riguarda un insieme di monete d’oro romane ritrovato a St. Albans che è stato acquistato da uno dei musei della città per circa 100.000 sterline, in modo da poter essere esposto al pubblico nei pressi del luogo da cui proviene. Il prezioso insieme era stato trovato da Westley Carrington, un cercatore dilettante munito di metal detector, su un terreno privato nel mese di ottobre 2012 ed è apparso subito come uno dei gruzzoli più consistenti di monete d’oro di epoca romana mai rinvenuto in Gran Bretagna. Nel luglio 2013 le autorità archeologiche hanno ufficialmente dichiarato il ritrovamento come “tesoro”, dando il museo il diritto di acquistarlo, e il valore è stato deciso da un comitato indipendente del British Museum.

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Il tesoro monetale di St. Albans sarà musealizzato grazie al contributo di un anonimo benefattore (source: Bbc)


Nello specifico, si tratta di 159 esemplari che risalgono agli ultimi anni della dominazione romana (IV secolo d.C.) e che saranno in mostra al Museo di Verulamium da metà settembre. David Thorold, curatore del museo, ha dichiarato: “Il contesto suggerisce che le monete erano originariamente parte di un tesoro ancor più consistente e che è stato alterato, probabilmente, negli ultimi due secoli. Durante l’occupazione romana della Britannia, non era rato che persone benestanti seppellissero monete o come un sacrificio ai loro dei o come una forma di deposito sicuro, con l’obiettivo di recupero in seguito”. I solidi – il St. Albans hoard è formato interamente da questi nominali in oro – sono per lo più delle zecche di Milano e Ravenna e appartengono al periodo degli imperatori Graziano, Valentiniano, Teodosio, Arcadio e Onorio. La loro acquisizione nel patrimonio del museo locale si deve – oltre che ad alcuni contributi pubblici e a fondi provenienti dalle lotterie nazionali – soprattutto ad un anonimo benefattore che ha finanziato la maggior parte della cifra.

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Il gruzzolo di monete romane rinvenuto nel giardino di una scuola di Reading (source: Bbc)


La Bbc riporta che un altro tesoro di monete romane è stato portato alla luce di recente nel parco di una scuola elementare a Reading. Un vaso con circa trecento monete è stato scoperto durante un’esplorazione archeologica del sito prima dell’inizio dei lavori di riqualificazione della scuola Ridgeway. Gli esperti ritengono che il contenitore sia stato sepolto da un cittadino romano o agricoltore per mettere al sicuro i propri risparmi, forse in un momento di crisi o di guerra. Le indagini hanno dimostrato che probabilmente nel sito sorgeva una piccola fattoria romana, costruita a sua volta su un insediamento risalente alla tarda età del bronzo, circa tra il 1000 e l’800 a.C. Il vaso, le monete e altri reperti rinvenuti durante gli scavi archeologici presso la scuola appartengono all’istituzione proprietaria del terreno, il Reading Borough Council, e vi sono già progetti in corso per un’esposizione nel museo locale.