SARANNO “MADE IN USA”
LE NUOVE BANCONOTE DEL VENEZUELA

(di Antonio Castellani) | L’economia al collasso a causa del crollo del prezzo del petrolio ha portato il Venezuela sull’orlo del baratro: mentre si paventa un vero e proprio “default” statale, e il paese ha venduto anche le proprie riserve auree per fare cassa, l’inflazione a tre cifre costringe Caracas a correre ai ripari e a stampare cospicue quantità di nuove banconote con facciali maggiorati per garantire la circolazione monetaria. Un copione già visto; stupisce semmai il fatto che il governo di Maduro si sia rivolto niente meno che alla società statunitense Crane Currency affidando ai “nemici” americani la stampa della maggior parte dei biglietti, mentre il resto sarà prodotto in Gran Bretagna dalla De La Rue.

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Sono quasi carta straccia, ormai, le banconote di massimo valore in uso in Venezuela (source: archive)


Al momento, la banconota di maggior valore nominale in uso in Venezuela è quella da 100 bolivar che vale meno di otto centesimi di dollaro USA; in previsione, vi è invece l’emissione di tagli fino a 20.000 bolivar e la Crane Currency, in particolare, produrrà i tagli da 500 e 1000 bolivar che avranno le stesse caratteristiche di sicurezza della nuova 100 dollari USA pur avendo controvalori, rispettivamente, di circa 40 e 80 centesimi di dollaro. Si prevede inoltre che il biglietto da 500 bolivar costerà alla produzione addirittura la metà del suo valore di mercato e che, in ogni caso, dovrà essere ben presto rimpiazzato da uno spicciolo metallico.