ROMA, DA AVVOCATO A RICETTATORE

documents-button(a cura della redazione) | Marmi d’epoca romana, dipinti murali, quadri, libri sacri, crocefissi, arazzi, statue, nonché materiali sottratti da scavi archeologici e da cimiteri, trafugati da diverse Regioni d’Italia (Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Toscana) sono stati sequestrati nella villa di un avvocato civilista romano nella zona di Grottarossa dai carabinieri della stazione Roma Monte Mario. E’ stato accertato che le opere provengono da 24 furti compiuti in vari siti d’Italia. Tra i reperti vi sono oggetti compresi in un arco temporale che va dal periodo etrusco a quello barocco. Attraverso la capillare rete di stazioni dei Carabinieri sparse sul territorio nazionale, il Comando Tutela Patrimonio Culturale ha potuto collegare le singole indagini e, al momento, è stato accertato che parte degli oggetti recuperati sono riconducibili a 24 furti. Parroci, direttori di musei, responsabili di cimiteri e sovrintendenti di scavi archeologici hanno infatti riconosciuto i reperti recuperati dai carabinieri accorgendosi in alcuni casi dell’effettiva mancanza solamente dopo essere stati convocati.

L’avvocato romano è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione continuata e, secondo gli inquirenti, era consapevole della provenienza illecita della maggior parte del materiale sequestrato, poiché insieme agli oggetti sono stati anche articoli di stampa e fotografie con didascalie dell’epoca in cui erano stati rubati. Tra i reperti sequestrati anche numerose monete: 64 in bronzo e rame di età medioevale e moderna, dal VI al XX secolo e 501 di età romana repubblicana e imperiale in bronzo e argento, databili dal III secolo a.C al IV d.C. Oltre alle monete, 108 elementi in bronzo e piombo di epoca antica e moderna fra cui anelli da dito, elementi circolari, chiodi, campanellini, borchie e sigilli in bronzo del XIII-XIV secolo.