C’è un sito che ambisce a censire tutte le monete di casa Este acquisite nel Medagliere mediceo. Si chiama Esteproject ed è curato dai due studiosi Fiorenzo e Giuliano Catalli. Con il sostegno finanziario della casa d’aste di Londra NAC, padre e figlio cercano di ricostruire la collezione ormai dispersa avviata nel 1646 dal granduca Ferdinando II de’ Medici, sotto la spinta del fratello cardinale Leopoldo.
Lo scopo dell’iniziativa è scientifico, i dati e le immagini sono a disposizione (le foto delle monete sono filigranate). Il loro lavoro di ricerca ha già dato importanti frutti, fra cui la pubblicazione di tutte le 251 monete in oro, greche, romane, bizantine e medievali, conservate nel Museo archeologico nazionale di Firenze e quell’unica del Museo nazionale del Bargello di Firenze, tutte munite della contromarca di Casa d’Este. Tutti questi esemplari furono esposti nel dicembre 2014 nella mostra Si tiene pegno in Guardaroba -Monete d’oro con la contromarca di Casa d’Este nel Medagliere Mediceo allestita presso l’Archivio di Stato di Firenze, con il catalogo edito da DFRG Art Rarities srl, London 2014. In quella occasione furono presentate al pubblico non solo le monete frutto dell’acquisizione del 1646, ma anche i documenti relativi al pegno e al prestito presso il Monte di Pietà di Firenze per volontà di Cesare d’Este e la riproduzione del primo catalogo della collezione di monete degli Este redatto da Celio Calcagnini nel 1538, oggi conservato presso la Biblioteca estense di Modena.
Dopo le vicende fiorentine, la collezione numismatica Este subì una totale dispersione e confluì nei medaglieri di tutta Europa. Le certosine ricerche dei due studiosi si sono rivolte prima agli esemplari conservati nei musei fiorentini, ora alle centinaia di esemplari conservati nei più importanti musei europei e passati presso le case d’asta.
I lavori sono ancora in corso: stanno per essere integrati con le immagini e i dati del nucleo di monete con la contromarca di casa Este conservate nelle collezioni numismatiche del Castello sforzesco di Milano ed è in atto il reperimento di altri esemplari confluiti in collezioni private.
Per poter portare avanti l’opera nel modo più completo, i due studiosi confidano quindi nella collaborazione dei colleghi, invitandoli a segnalare informazioni relative a passaggi in aste e alla pubblicazione di articoli sull’argomento, e nella partecipazione di eventuali sponsor, il cui sostegno viene evidenziato nelle pagine del sito.
Per contatti e informazioni: Fiorenzo e Giuliano Catalli dfrg.artrarities@gmail.com