PAROLE E MONETE: IL POPOLO, IL SENATO
E “IL DIVINO ORNAMENTO”

(di Roberto Ganganelli) | La legenda latina COMMVNITAS ET SENATVS BONONIENSIS (“La Comunità e il Senato di Bologna”), abbreviata come COMVNITAS ET SENATVS BON o come COMVNITAS ET SENATVS BONON appare al dritto degli scudi (10 paoli) e dei mezzi scudi in argento battuti dal Governo Popolare di Bologna nel 1796-1797. Al dritto troviamo lo stemma sagomato, inquartato e sormontato da testa leonina, della città con all’esergo MDCCXCVI o 1796, mentre al rovescio campeggia mezza figura della Madonna col Bambino sulle nubi; sotto la città, albero a sinistra, a destra il Santuario di San Luca, nel giro PRAESIDIVM ET DECVS (“Difesa e ornamento”, da Orazio, “Odi”, 1, 1, 2), all’esergo BON[ONIA] DOCET. Esistono molte varianti per la veduta della città con mura e porta a cupola, con o senza santuario e alberello, con 7, 8, 9 o 10 monumenti, sia nello scudo che nel mezzo scudo. A testimonianza di una nutrita produzione di conii e di monete. Durante la II Repubblica Romana 9.466 esemplari di mezzi scudi furono ribattuti con i conii originali.

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Scudo da 10 paoli del Governo Popolare fi Bologna del 1797 (source: ACR Auctions)


Il 23 giugno 1796, in seguito all’occupazione francese venne costituito a Bologna un governo autonomo; il 16 ottobre i rappresentanti delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio costituirono la Confederazione Cispadana che poi assunse la denominazione di Repubblica; questa, a sua volta, venne sostituita il 17 luglio 1797 dalla Repubblica Cisalpina con Milano capitale. Muntoni data la continuità politica tra queste istituzioni riunisce queste monete, battute in base a documenti di zecca dal Governo popolare del 1796/1797, sotto il Governo Popolare – Repubblica Cispadana. Per le presunte 20 lire d’oro o doppia della Repubblica Cispadana riportate dal C.N.I. al n. 1 e da Pagani al n. 45, vedi PRAESIDIVM ET DECVS.

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I 2 carlini con riferimento alla Comunità e al Senato di Bologna (source: Numismatica Ars Classica)


La legenda PRAESIDIVM ET DECVS appare anche sui 2 carlini bolognesi della Repubblica Cisalpina, che recano al critto lo stemma inquartato con il motto LIBERTAS (anche abbreviato in LIBER) sormontato da testa leonina e al rovescio indicazione del valore su quattro righe in corona di alloro.