LETTONIA, QUANDO LA MONETA
E’ SERVITA… AL PIATTO!

(a cura della redazione) | La Banca di Lettonia ha emesso un’originalissima moneta che rende omaggio agli artigiani tradizionali lettoni attivi nel settore della porcellana. La moneta è dedicata, nello specifico, a Baltars, un laboratorio attivo nella capitale Riga nel settore della porcellana e della pittura ceramica su che è considerato uno dei fiori all’occhiello della cultura nazionale lettone. Dall’inedita forma concavo-convessa e sagomata di un piatto, la moneta si ricollega a soggetti e tecniche di pittura su porcellana tradizionale; il disegno originale dal titolo “Dance” è stato infatti ideato dai Romani Suta (1896-1944), un virtuoso nel campo dell’arte tradizionale lettone ed è stato trasposto con policromia fedele sul tondello in argento 925 millesimi, che ha un diametro di 38,6 millimetri e peso di 18,0 grammi. 

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L’originale dritto della moneta lettone per le porcellane Baltars (source: Bank of Latvija)


Baltars ha sempre svolto un’attività focalizzata sul design e sulle arti applicate, spiccando per le ceramiche decorative a lavorate come uno stile atipico di gusto funzionalista e costruttivista. Purtroppo, i capolavori che Baltars ha prodotto sono stati creati solo fino al 1930, quando il negozio ha chiuso i battenti. Questi articoli di elevatissima qualità sono stati riconosciuti nel tempo come piccoli capolavori dell’Art Deco e continuano ad essere un punto di orgoglio della cultura lettone del XX secolo.

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Nulla da dire, anche la seconda faccia è “coerente” col soggetto (source: Bank of Latvija)


La moneta, che è stata coniata in 5 mila esemplari proof dalla zecca di Lituania per conto della Banca di Lettonia, coniuga sapientemente una rappresentazione delle opere di Baltars con la forma e il dettaglio di un piatto di porcellana reale. Il motivo “Dance” è ripreso infatti in miniatura sul dritto della moneta. Colori vivaci e linee rendono figure danzanti in uno stile distintivo che risplende su un campo di bianco brillante, che ricorda di fine porcellana. Anche il rovescio ripropone fedelmente l’aspetto di un piatto – con tanto di storico marchio del laboratorio Baltras – anche se include, ovviamente, gli elementi identitari di ogni vera moneta: valore, nome dell’autorità emittente, millesimo di coniazione. Autrice della “moneta al piatto” è stata l’artista lettone
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