LE LIRE TORNANO IN PISTA (MA PER POCO): ECCO COME CAMBIARLE IN EURO

(di Antonio Castellani) |  “Chi possiede ancora della valuta in lire – fa sapere il sito dell’Aduc, Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori – può cambiarla in euro. Così la sentenza 216/2015 emessa dalla Corte Costituzionale il 5 novembre scorso, che ha riaperto la possibilità di convertire le vecchie lire in euro, dichiarando illegittimo un articolo di un decreto dell’ex-Governo Monti, considerandolo non rispettoso dell’articolo 3 della stessa Costituzione”. Il portale dell’associazione pubblica anche un modulo da spedire alle filiali della Banca d’Italia entro il prossimo 28 gennaio per ottenere il cambio in euro di banconote e monete metalliche denominate in lire: “Avevamo già sollevato il problema tempo fa – prosegue il comunicato dell’Aduc – sperando che la Banca d’Italia provvedesse con una specifica modulistica, ma abbiamo aspettato inutilmente”.

La richiesta dovrà essere inviata a mezzo raccomandata A/R oppure per posta elettronica certificata (la cui firma deve essere digitale); inoltre, l’associazione precisa che alcune monete e banconote in lire potrebbero possedere un valore collezionistico superiore al valore del cambio in euro: “Non siamo competenti per valutare tali situazioni”, precisano dall’Aduc, rimandando agli specialisti del settore la valutazione dell’eventuale pregio numismatico delle vecchie monete e banconote repubblicane pre euro. Da notare come il modulo predisposto dall’Aduc contempli la possibilità di richiedere la conversione di tutti i tagli cartacei da 1000 a 500.000 lire e dei nominali metallici da 5 fino a 1000 lire.

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La splendida 100 lire Minerva con data 1955: se in alta conservazione, il suo valore numismatico ne sconsiglia il cambio (source: archive)


Ricordiamo che la Legge n. 289 del 2002 aveva previsto all’art. 87 che la conversione delle lire aventi corso legale (le precedenti serie erano prescritte) poteva avvenire a richiesta degli interessati fino al 28 febbraio 2012. Il Governo Monti aveva invece previsto, con l’art. 26 del Decreto Legge n. 121 convertito con modificazioni, dalla Legge n. 214/2011 e pubblicato nella “Gazzetta Ufficiale” del 6 dicembre 2011, che “le lire ancora in circolazione si prescrivono a favore dell’Erario con decorrenza immediata” e che “il relativo controvalore è versato all’entrata del bilancio dello Stato per essere assegnato al fondo per l’ammortamento dei titoli di Stato”. Di fatto, il decreto Monti che aveva interrotto la scadenza per il cambio (28 febbraio 2011), tolse 84 giorni che i risparmiatori avevano ancora per effettuare i necessari cambi di valuta (28 febbraio 2012). La sentenza della Corte Costituzionale è stata pronunciata il 5 novembre 2015 e quindi avrebbe ridato ai risparmiatori gli 84 giorni tolti dal decreto del Governo Monti alla scadenza già prevista. Sommando, quindi, questi 84 giorni da recuperare, si arriva al 28 gennaio 2016 come data ultima per richiedere la conversione delle lire eventualmente giacenti in euro.

Leggi qui il comunicato dell’Aduc.

Accedi qui al modulo predisposto dall’Aduc per la richiesta di conversione.