LA MEDAGLIA DEL GIUBILEO: PAROLA ALL’AUTORE PATRIZIO DANIELE

documents-button(di Antonio Castellani) | Dopo la presentazione della medaglia ufficiale vaticana del Giubileo straordinario della Misericordia, che si è aperto l’8 dicembre, abbiamo raggiunto l’autore Patrizio Daniele per sapere qualcosa di più sul processo creativo dal quale è nata la coniazione (leggi qui l’articolo). L’artista, che ringraziamo per la sua disponibilità, non solo ci ha raccontato ciò che ha provato nell’approccio ad un evento così universale, ma ci ha anche concesso di pubblicare in esclusiva per i nostri lettori gli splendidi bozzetti originali nei quali, dal tratto e dai chiaroscuri, ci è possibile scoprire un passaggio preliminare – altrimenti destinato a rimanere sconosciuto – nella nascita della medaglia. Bozzetti che, come per ogni medaglia importante, rappresentano a loro volta delle piccole, grandi opere d’arte.

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Sul dritto della medaglia giubilare, il sorriso di papa Francesco lascia spazio al silenzio della preghiera di fronte alla Porta Santa (source: Patrizio Daniele)


“Realizzare qualcosa per conto del Vaticano – esordisce Patrizio Daniele – è sempre un emozione forte, intensa e quasi difficile da spiegare. Ogni volta che vengo scelto per la realizzazione di un lavoro è come se fosse una sfida per me, e mi impegno a portare a termine l’incarico come se dovesse essere un mio ultimo lavoro. Cerco di realizzare le mie opere creando un processo comunicativo con lo spettatore, con lo scopo di provocare e suscitare un effetto, positivo o negativo che sia. In fondo, l’arte è comunicazione”.

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Una reinterpretazione classica ed elegante della parabola del samaritano simboleggia la gratuità della misericordia (source: Patrizio Daniele)


Il soggetto che ho scelto per la medaglia del Giubileo – prosegue – è un papa in preghiera, assorto nel comunicare con Dio. Infatti come ha detto il Santo Padre, ‘La preghiera è una sorta di lotta con Dio e va fatta con libertà e insistenza, come un dialogo sincero con un amico’. Nella Chiesa cattolica il Giubileo è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza. Proprio per questo ho scelto di ritrarre il papa non come spesso lo vediamo – solare e sorridente di fronte al mondo – ma di immortalarlo in un momento che definirei ‘intimo’ come quello della preghiera. Sullo sfondo invece ho raffigurato l’apertura della Porta Santa che indica l’inizio del  Giubileo. La Porta è il simbolo del passaggio che ogni cristiano deve fare dal peccato alla grazia, pensando a Gesù che, come riporta l’evangelista Giovanni, dice ‘Io sono la porta’”.

“Sul rovescio – conclude il giovane medaglista – la rappresentazione della parabola buon samaritano racchiude il senso del documento ‘Misericordiae Vultus’ con cui papa Francesco ha indetto in Giubileo, cioè quel sentimento generato dalla compassione per la miseria altrui. Al di sotto delle figure spunta un piccolo nastro con il motto papaple ‘Miserando atque Eligendo’ che può essere tradotto anche come ‘Con misericordia e predilezione’”.