IN LIBRERIA: “SOLDI DI CARTA”

(di Roberto Ganganelli) | Studioso di storia della cartamoneta, membro dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici e dell’International Bank Note Society, Stefano Poddi è noto agli appassionati per i suoi articoli apparsi su testate italiane e straniere e dedicati, oltre che alle banconote in quanto tali, alle storie e ai personaggi che dietro il denaro, spesso, si celano. Passando per Amadeo Peter Giannini, tra i fondatori della Bank of America, e Paolo Ciulla “il falsario caritatevole”, proseguendo con Adolf Burger – testimone dell’Olocausto recentemente scomparso – e con Trento Cionini, maestro del bulino e autore di bellissime banconote italiane, Poddi ha deciso di raccogliere queste ed altre storie in un volume presentato pochi mesi or sono, dal titolo “Soldi di carta” e nel quale, per carotaggi, l’autore ripercorre la storia del denaro cartaceo con originalità e puntualità, ma anche con un approccio scorrevole che rende la lettura utile e istruttiva sia per i neofiti che per gli appassionati di lungo corso.

Dalla storia delle prime banconote europee, emesse in Svezia nel 1661 a quelle delle Regie Finanze piemontesi fino ai progetti realizzati negli USA a ridosso dello sbarco alleato, senza contare i buoni dei prigionieri di guerra italiani in India e altri scenari storico-monetari, Poddi si muove così, agilmente, in un settore – quello della moneta cartacea – dal grande fascino e dalle mille sfaccettature che coinvolge, in modi differenti, ciascuno di noi. Anche per questo l’autore dedica una parte del volume alle ultime banconote emesse in lire, mentre la successiva parte dell’opera – come accennato in precedenza – sviluppa il tema, quanto mai sfaccettato, “Gli uomini e il denaro” e le parti seguenti ospitano interessanti contributi su “Falsi e falsari” e su “Il mondo dei soldi”.

La copertina del volume di Stefano Poddi su storia e storie di denaro (source: archive)


Nella “Prefazione”, Guido Crapanzano sottolinea il ruolo del denaro come strumento, e non come fine, e quindi la varietà di giudizi che, su di esso, sono stati dati nelle diverse epoche, culture e religioni. Non solo gli usi e gli aspetti economici del denaro cartaceo, quindi, attraggono l’attenzione dell’autore e quella del lettore, ma anche le implicazioni etiche e morali, i condizionamenti derivati dai contesti storici, le conseguenze che l’uso – o l’abuso – del denaro hanno avuto nel corso della storia. Il tutto “in filigrana”, attraverso quella forma di denaro che, da secoli, si è affiancata alla moneta metallica scrivendo pagine di storia talvolta simili e, in altri casi, di assoluta originalità.